Potrebbero aumentare anche di 6 unità i posti di lavoro a tempo indeterminato, oltre ai 189 già in organico, a conclusione della trattativa tra la Caterpillar e la Imr.
A far trapelare questo dettaglio è stato ieri il sindaco Massimo Bacci nel corso della seduta del Consiglio comunale di Jesi. «Va fatta una rivisitazione dell’attività e ci vorrà forse un anno, un anno e mezzo – ha premesso il primo cittadino di Jesi – ma c’è la garanzia del posto di lavoro di tutti i dipendenti e sono previste addirittura più assunzioni a tempo indeterminato di quelli che sono i numeri attuali, forse probabili 6 assunzioni in più». In sostanza un «risultato straordinario, la garanzia del mantenimento dell’occupazione. Sulle successi questioni legate al contratto ed eventuali integrativi poi tratteranno sindacati e nuova azienda» a concluso. Il confronto tra i sindacati e l’azienda di Carate Brianza, interessata ad acquisire lo stabilimento di via Roncaglia, prosegue già da qualche giorno in vista del tavolo del Ministero atteso entro il 10 marzo. Per mettere a punto il cambio di produzione (dai cilindri idraulici alla componentistica automotive) ci vorrà tempo ma non si esclude che si possa attivare nel frattempo la cassa integrazione come ammortizzatore sociale e anche la formazione dei lavoratori, valutata dalla Regione Marche.
Il sindaco si è soffermato in un passaggio anche sulla vertenza Liomatic. L’azienda leader del commercio di distributori automatici di bevande e cibo, il 1 marzo ha chiuso la sede di Jesi e trasferito una ventina di dipendenti dei 40 nelle sedi di Pesaro, Macerata, Perugia e Arezzo. Alcuni, soprattutto donne, hanno preferito dimettersi. «Per la Liomatic purtroppo l’esito è opposto a quello della Caterpillar – ha osservato Massimo Bacci -. Le trattative fra sindacati e azienda so che si sono interrotte anche se mi sono informato con la Regione, ma non ho mai parlato con il sindacato che non mi ha mai coinvolto. La situazione sembrava diversa con garanzie occupazionali e la rivisitazione dell’attività e del trasferimento dei dipendenti in altri stabilimenti e invece dagli esiti sembra l’esatto contrario ma non so qual è lo stato reale della trattativa».
Liomatic Jesi, rottura azienda-sindacati: «L’accordo non c’è»
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