Si è svolta questa mattina, in una conferenza stampa en plein air in piazza Federico II molto partecipata, il lancio della candidatura a sindaco di Jesi di Lorenzo Fiordelmondo, 46 anni, consigliere comunale uscente e segretario democrat cittadino dal 2010 al 2012. La città andrà alle urne tra due mesi per rinnovare le cariche di sindaco e del Consiglio comunale. «Lorenzo, avvocato di professione, già consigliere comunale e provinciale, sarà l’uomo di punta della coalizione di centrosinistra che sfiderà il finto civismo di destra che ha connotato le ultime, fallimentari esperienze di governo jesino» sottolinea il segretario provinciale del Pd, Jacopo Francesco Falà.
«Il Partito provinciale di Ancona saluta con piacere la candidatura di Lorenzo – prosegue la nota – e fornirà il massimo supporto al partito di Jesi e a tutta la coalizione per costruire la proposta programmatica più credibile e completa: una proposta coerente e salda nei nostri valori, caratterizzata a sinistra, ma capace anche di includere nella prospettiva di governo tutti quei moderati che si ritengono delusi dalle amministrazioni Bacci». «La sfida è appena cominciata: ci attendono mesi di grande lavoro, ma partiamo con una fortissima unità di intenti, con grande entusiasmo, ottimismo e con la consapevolezza di far parte di un gruppo politicamente solido, che nasce da valori e idee condivise e non da un mero accordo elettorale» chiude Jacopo Francesco Falà. Presenti all’incontro stampa anche rappresentanti dei Repubblicani Europei, Sinistra Italiana, M5S, Europa Verde e dell’associazione ‘Fare cultura’
Non c’è ancora l’ufficialità, invece, su chi sarà il successore del sindaco uscente Massimo Bacci, in scadenza e ormai al secondo mandato. Si vocifera con insistenza che il ‘delfino’, il candidato prescelto, potrebbe essere l’avvocato Matteo Marasca, 37 anni, attuale presidente dell’Asp 9. Le liste civiche ‘Jesiamo’ e ‘Jesinsieme’ che sostengono il governo Bacci commentano di aver accolto «con sorpresa la candidatura a sindaco del consigliere Lorenzo Fiordelmondo, scaturita da qualche riunione nelle segrete stanze, immaginiamo con preventiva distribuzione dei rispettivi assessorati tra i mille partiti e le altrettante correnti al loro interno. Ci sono sfuggite inoltre le Primarie, lo strumento che dovrebbe caratterizzare – tranne che a Jesi a quanto pare – il Partito Democratico. Lo stesso partito che, proprio in sfregio del valore della partecipazione, aveva fatto installare un cancello di acciaio all’ingresso del Comune di Jesi, per non permettere ai cittadini di entrare, rimosso solo nel 2012 dalle liste civiche, che hanno riaperto il Comune alla città».
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