L’Istituto Campana vince il bando “Musei Archivi e Biblioteche 2022” WikiMedia: oltre 300 immagini del patrimonio culturale dell’ente saranno messe a disposizione con licenza creative commons. «Primo classificato, tra i 7 vincitori (per un totale di 32 domande presentate in tutta Italia) il progetto presentato dall’Istituto Campana in risposta al Bando “Musei Archivi e Biblioteche 2022” promosso da Wikimedia Italia, società editrice di Wikipedia, che promuove la produzione, la raccolta e la diffusione di contenuti liberi che ne permetta l’elaborazione e la diffusione gratuita per ogni scopo ( link)). – fa sapere in una nota lo stesso istituto per l’istruzione permanente – Grazie al contributo concesso saranno create e implementate le voci Wikipedia legate alla sede, alla storia, ai personaggi e al patrimonio culturale dell’Istituto Campana, e corredate di materiale fotografico inedito e bibliografia specifica aggiornata. Saranno digitalizzatee pubblicate su Wikimedia Commons oltre 20 mappe geografiche e vedute di città del XVIII e XIX secolo, nonché più di 300 disegni architettonici e stampe del XVIII e XIX secolo della collezione grafica dell’Istituto».
Dopo un attento studio condotto sui soggetti delle immagini caricate nel database di Wikimedia Commons, si georefenzieranno, tramite Open Street Map, le vedute architettoniche che rappresentino edifici reali e non immaginari: l’obiettivo è creare una rete geografica ideale dei “luoghi del Campana”. Inoltre saranno rese fruibili con licenza creative commons anche le immagini degli stemmi da muro, dei busti della collezione d’arte Campana, delle lapidi funerarie, commemorative e celebrative affisse sulle pareti interne e esterne di Palazzo Campana, che documentano le vicende architettoniche, la storia e la vita dell’istituzione. Garantire la massima accessibilità alla conoscenza è l’obiettivo del progetto che l’ente persegue da anni attraverso la realizzazione di interventi che mirano alla digitalizzazione e alla libera consultazione del proprio patrimonio culturale.
«Dall’esigenza di consentire un facile e rapido accesso ai documenti e di ampliare l’utenza, con particolare riguardo a studiosi, ricercatori e studenti stranieri o provenienti da fuori Regione, – prosegue il comunicato – abbattendo le barriere dovute a distanze geografiche, situazioni economiche, emergenze sanitarie che possono impedire od ostacolare la consultabilità del patrimonio, sono stati creati, e progressivamente implementati, i portali della biblioteca e dell’archivio storico. Con la realizzazione del progetto WikiMedia si intende proseguire la strada intrapresa e avviarsi verso il progressivo utilizzo di licenze libere, incentivando il libero riuso in rete delle immagini di pubblico dominio, come strumento consapevole ed efficace di stimolo alla ricerca e alla partecipazione attiva dei cittadini nella valorizzazione del patrimonio culturale».
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