Crisi delle materie prime, un problema anche per il cantiere del ponte in riqualificazione della Sp 16 vicino alla zona industriale della Berbentina di Sassoferrato. Il termine dei lavori previsto per aprile potrebbero slittare di due mesi, con la consegna prevista entro giugno. Dopo gli incontri svolti a febbraio, il presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali, è tornato a confrontarsi con il presidente di Confindustria Marche Pierluigi Bocchini e il presidente provinciale della Cna Ancona Maurizio Paradisi sui problemi alla rete viaria causati dalla chiusura di quel tratto della provinciale. All’incontro hanno partecipato anche il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, e il sindaco di Sassoferrato, Maurizio Greci. Il nuovo vertice ha rappresentato l’occasione per fare il punto sulla riapertura dell’infrastruttura nei pressi della Zona Industriale Berbentina. «I sindaci e il presidente – fa sapere una nota della Provincia di Ancona – hanno riferito del sopralluogo congiunto effettuato nelle settimane passate, lungo la strada comunale di San Donato (la viabilità alternativa per collegare i due Comune in questa fase di impasse ndr), evidenziando che per evidenti limiti geometrici e infrastrutturali la stessa non possa rappresentare quella auspicata viabilità alternativa destinata al passaggio dei mezzi pesanti per raggiungere la zona industriale».
Si è poi discusso dei tempi necessari al termine dei lavori.«Evidenziato che la settimana prossima è prevista la consegna dell’acciaio per la realizzazione delle travature – prosegue il comunicato – è stato confermato che tale ritardo nell’approvvigionamento delle materie prime, comporterà uno slittamento per il completamento dell’opera, di circa due mesi rispetto al termine originariamente stabilito nella prima settimana di aprile. L’incontro ha rappresentato quella che vuole essere una metodologia di lavoro dell’Amministrazione provinciale, basata sul confronto e il dialogo, sia con le istituzioni locali che con le associazioni di categoria, per affrontare e condividere le tematiche legate allo sviluppo del nostro territorio».
«La strada di San Donato non può sopportare il carico di mezzi pesanti»
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