«I dubbi riguardano il fatto che il potenziamento che ci è stato finora prospettato è finalizzato solo al traffico merci, e non passeggeri come avevamo richiesto, con una prospettiva a dieci anni che prevede il passaggio di oltre 150 treni merci giornalieri. Questi numeri comporterebbero un impatto fortissimo su tutta la nostra linea ferroviaria e cioè il passaggio di un treno merci ogni pochi minuti e, poiché la tratta si sviluppa nel cuore delle nostre realtà urbane, territori a forte vocazione turistica e commerciale, la preoccupazione per l’impatto è legittima e fondata».
Sono le parole del governatore Francesco Acquaroli sul potenziamento della tratta Rimini-Pescara. Un progetto che vedrebbe un aumento, entro il 2030, di 176 potenziali treni merci al giorno, rispetto ai circa 40 attuali e che interesserà nella nostra provincia le città di Civitanova, Potenza Picena e Porto Recanati. Da una parte quindi un’occasione di sviluppo, dall’altra le preoccupazione a livello di impatto. Che sono tanto della Regione, quanto dei sindaci (leggi l’articolo). Acquaroli parla di «un’ opera strategica fortemente invocata anche dal sottoscritto, per la nostra regione che soffre un isolamento infrastrutturale decennale il cui superamento è da sempre auspicato». Ma non nasconde appunto i dubbi sull’impatto nelle città. «Un tema che tocca tutte le Marche – aggiunge – la soluzione per la città di Pesaro che nell’intervento vedrebbe arretrare la propria linea ferroviaria fuori dal centro abitato vorremmo che fosse applicata a tutti i Comuni marchigiani, con una visione unitaria e sostenibile con le vocazioni dei territori».
«La nostra posizione è favorevole al potenziamento ferroviario – aggiunge il governatore – ma riteniamo che la tipologia e la quantità di traffico previsti con l’attuale proposta siano incompatibili con il tracciato attuale dentro le aree urbane, anche per scongiurare l’installazione di pannelli fonoassorbenti alti fino a sei, sette, otto metri che deturperebbero ambiente, clima e paesaggio e che al contempo non risolverebbero il problema dell’inquinamento acustico. Inoltre i benefici per il traffico passeggeri sarebbero nulli o quasi. Restiamo disponibili a discutere soluzioni compatibili con il nostro territorio e che portino reali miglioramenti ma non saremo mai disposti ad acconsentire interventi non sostenibili. Abbiamo convocato tutte le amministrazioni comunali interessate per confrontarci su queste perplessità e preoccupazioni e tutte hanno condiviso. Sono felice che su un tema così delicato ci sia stata questa compattezza».
Raddoppio linea ferroviaria, «Regione e tutti i sindaci marchigiani dicano “no alle barriere”»
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