Quinto candidato a sindaco di Jesi e unica donna in corsa per le Comunali 2022: è la 59enne Paola Cocola, docente della primaria ‘Monte Tabor’ e giornalista, sostenuta dalla lista civica ‘Lavoro e libertà Jesi’. Ieri pomeriggio la presentazione ufficiale dela sua candidatura al teatro parroccchiale della chiesa di Santa Maria del Piano. Le linee guida del programma elettorale sono chiare e sono incentrate sulla battaglia contro le restrizioni introdotte per l’emergenza sanitaria del Covid 19.
«E’ nostra intenzione lavorare perchè in città non si verifichi mai più quanto successo a livello locale e nazionale in questi ultimi due anni. I cittadini debbono essere protetti da una politica che è oggi più che mai lontana dagli interessi della gente e che non esitiamo a definire eversiva ed anticostituzionale. – ha spiegato Paola Cocola ieri presentata da Marco Gambini Rossano e Beatrice Marinelli di Civitanova – Il sindaco ha enormi poteri che può usare a difesa dei propri concittadini. E questo è mancato, a Jesi, come quasi ovunque sul territorio nazionale. La difesa delle libertà costituzionali diventa fondamentale anche per la protezione dei rapporti sociali ed economici, soprattutto di fronte ad un disegno criminoso che si sta delineando ormai pienamente, volto a distruggere l’economia nazionale. Questa lista, così come la gemella già lanciata a Civitanova, vuole essere una chiamata alla resistenza ed al ripristino della costituzione. Questa chiamata può però essere utilmente fatta solo da chi nel corso degli anni si è battuto realmente e coerentemente in battaglie civili di interesse collettivo. Battaglie ventennali sfociate in una lotta concreta che in questi ultimi due anni ha permesso di raccogliere vittorie tattiche reali a difesa della nostra gente contro le scelte devastanti di queste ultimi governi».
Primo evento inserito nell’agenda elettorale da Paola Cocola (all’anagrafe Paola Carmela Francesca Cocola) si terrà sabato prossimo, 30 aprile alle 21, sempre al teatro parrocchiale di Santa Maria del Piano di Jesi, dove con gli scrittori e giornalisti Franco Fracassi e Beatrice Silenzi parlerà del tema “dal Covid all’Ucraina”, e metterà «in evidenza il filo rosso che lega i due “eventi” mediatici, a suo costruiti a tavolino».
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