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Strage di Corinaldo,
partito il processo contro la Commissione
Citati oltre mille testimoni

ANCONA - Prima udienza per gli imputati che hanno deciso di procedere con il rito ordinario. In aula sono state discusse eccezioni preliminari, relative soprattutto alla validità o meno di alcune costituzioni di parte civile. Presentate le liste testimoniali: chiamate a deporre circa 1.300 persone. Il giudice dovrà valutare chi sentire

Le vittime di Corinaldo: Benedetta Vitali, Mattia Orlandi, Asia Nasoni, Eleonora Girolimini, Emma Fabini e Daniele Pongetti

Strage di Corinaldo: partito il processo contro la Commissione di Vigilanza, due consulenti esterni e un socio della Magic, srl che gestiva la Lanterna Azzurra all’epoca della tragedia dell’8 dicembre 2018, quando persero la vita cinque adolescenti e una mamma di 39 anni, schiacciati nella calca formatasi per uscire dal locale.

La rampa esterna del locale, uscita numero 3

Questa mattina la prima udienza presieduta dal giudice Francesca Pizii. Sono nove gli imputati, quelli che hanno deciso di procedere con il dibattimento. Ci sono i componenti della Commissione di Vigilanza che aveva dato alla Lanterna Azzurra la licenza di pubblico spettacolo pur, dice la procura, non avendone i requisiti e non rispettando le prescrizioni di sicurezza. I sei membri sono: il sindaco di Corinaldo Matteo Principi, Rodolfo Milani, del Comando provinciale dei vigili del fuoco, Francesco Gallo, rappresentante dell’Asur, Massimiliano Bruni, perito esperto in elettronica, Stefano Martelli, responsabile del Servizio di polizia locale e Massimo Manna, responsabile dello Suap. A processo anche per due consulenti esterni che hanno posizioni marginali all’interno dell’inchiesta: Maurizio Magnani e Francesco Tarsi. A dibattimento pure Quinto Cecchini, socio della Magic srl, la società che gestiva la Lanterna Azzurra, un locale per la procura totalmente inidoneo ad ospitare eventi come quello dell’8 dicembre 2018, quando a Corinaldo era atteso il trapper Sfera Ebbasta.

Lanterna Azzurra

A vario titolo, gli imputati devono rispondere dei reati di omicidio colposo, lesioni colpose, falso e disastro colposo. L’udienza è stata incentrata su eccezioni preliminari, tra cui la validità o meno di alcune costituzioni di parte civile. A richiedere di partecipare al processo come parte civile è stata la Magic srl, che però in questo filone processuale compare come società imputata per la responsabilità amministrativa di quanto accaduto. Il giudice, sull’ammissione della società come parte offesa e su altre questioni, scioglierà la riserva il 12 luglio. Presentate anche le liste dei testimoni: sarebbero 1.300 le persone chiamate a deporre in aula. Un numero che, quasi sicuramente, verrà ridotto dal giudice nelle successive udienze: dovrà infatti decidere chi dovrà essere ascoltato. E’ stato chiesto di sentire tutti gli utenti (verranno probabilmente acquisiti i verbali) presenti alla Lanterna il giorno del disastro. Gestori, proprietari dell’immobile e addetti alla security hanno già visto definire le loro posizioni, tra patteggiamenti e riti abbreviati.

(fe.ser) 

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