C’è anche la chiesa di San Filippo Neri di Osimo tra i 286 interventi di restauro selezionati dal Ministero della Cultura anche nelle Marche per gli immobili di culto appartenenti al Fondo Edificio di Culto (Fec) del Ministero dell’Interno e finanziati per un totale di 250 milioni di euro dai fondi del Pnrr. «Con grande soddisfazione , oggi (ieri per chi legge, ndr) ho ricevuto una telefonata molto importante dal prefetto di Ancona, Darco Pellos. Il Ministero dell’Interno ha finanziato per 1,5 milioni di euro l’intero restyling della chiesa di San Filippo di proprieta’ del Fec. Da alcuni anni ormai avevamo siglato una convenzione per la gestione dell’immobile tra Prefettura per conto del Fec, Comune di Osimo e Parrocchia del Duomo». A comunicare la buona notizia, ieri pomeriggio è stato il sindaco Simone Pugnaloni.
E’ chiusa ormai da quasi un decennio l’ex chiesa di San Filippo Neri, già trasformata in spazio espositivo per eventi, che si affaccia sull’omonima piazzetta e sui giardini storici di Piazza Nuova. Nel 2011 il Comune aveva attivato le procedure per verificare se sussistevano le condizioni perché l’immobile sconsacrato potesse essere trasferito a titolo non oneroso dal Ministero dell’Interno in proprietà all’ente locale che intendeva valorizzarne l’utilizzo. L’edificio di culto costruito nel 1703 su un vecchio tempio, per decenni è stato utilizzato come auditorium e contenitore culturale per lo svolgimento di manifestazioni (dalle mostre scolastiche, ai concerti ed altre esposizioni) sebbene non fosse stato formalizzato ancora alcun rapporto concessorio tra il Comune e il Viminale. Danneggiata nel corso degli ultimi decenni dall’abbandono e priva di manutenzione, dopo i terremoti che si sono succeduti nelle Marche la chiesa, che aveva già bisogno di radicali interventi di recupero strutturale, è stato preclusa al pubblico. L’accesso è stato vietato persino ai partecipanti alla processione del Cristo Morto che la utilizzavano come una sorta di ‘spogliatoio’ per far indossare il saio a sacconi e penitenti prima della via crucis del Venerdì Santo. Nel 2020 è stato finalmente firmato l’atto di concessione in uso gratuito per il Comune e con l’art bonus c’era tutta l’intenzione di completare i restauri degli altari e delle altre pertinenze della chiesa.
«Ora questa notizia dei finanziamenti ci rende molto felici, ed a nome mio personale e di tutta la citta’ ringrazio il prefetto per l’impegno profuso nel raggiungere questo importante obiettivo. – commenta il sindaco di Osimo – Martedi ci sentiremo per fissare un appuntamento in Prefettura e costruire il cronoprogramma verso un investimento che portera’ ad Osimo una rinnovata ed innovativa sala espositiva. Il Comune come richiesto dal prefetto e’ subito pronto a svolgere i compiti che dagli accordi gli verranno affidati.
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