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Protesi totali di ginocchio “su misura”
all’ospedale ‘Engles Profili’

FABRIANO - Sono state impiantate nei giorni scorsi dall’equipe ortopedica diretta dal primario Daniele Aucone su due pazienti di 60 e 70 anni affetti da artrosi degenerativa

L’ospedale Engles Profili

 

 

Due protesi totali di ginocchio “su misura” a pazienti di 60 e 70 anni affetti da artrosi degenerativa sono state impiantate nei giorni scorsi dall’equipe ortopedica dell’ospedale “Engles Profili” di Fabriano diretta dal primario Daniele Aucone. Gli interventi rappresentano la prima esperienza del genere in una struttura ospedaliera pubblica nelle Marche, la seconda in Italia (dopo l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna). La chirurgia “personalizzata” arriva così ad arricchire l’ospedale di Fabriano e la sua offerta nella chirurgia protesica articolare. «La chirurgia protesica “custom made” associata alla pianificazione computerizzata dell’intervento – afferma il dottor Aucone in una nota dell’Area Vasta 2- rappresenta una soluzione innovativa a problemi altrimenti irrisolvibili con le tecniche tradizionali. Si tratta di un traguardo prestigioso, frutto della collaborazione interdisciplinare con la diagnostica per immagini, anestesia/rianimazione, medicina riabilitativa e reso possibile grazie alla disponibilità di risorse messe a disposizione dall’Azienda Sanitaria Unica delle Marche». La protesi di ginocchio è indicata in soggetti con cartilagine gravemente compromessa, accompagnata da dolore e non curabile con trattamenti conservativi, tanto da compromettere la deambulazione. Quelle “custom made” in particolare riguardano gravi forme artrosiche non curabili con protesi tradizionali.

Il paziente viene sottoposto ad un esame Tac di ginocchio, in modo da effettuare una ricostruzione tridimensionale dell’articolazione. Le immagini radiologiche vengono inviate all’azienda produttrice dell’impianto, che ha sede nel Massachusetts, negli Stati Uniti, dove vengono realizzate le componenti protesiche femorale e tibiale in modo da adattarsi perfettamente al ginocchio del paziente. L’intervento dura circa due ore: segue poi il percorso riabilitativo. Il vantaggio delle protesi “custom made” è derivato dalla minor invasività dell’intervento, dalla riduzione delle perdite ematiche e dalla precisione del posizionamento delle componenti protesiche.

Una esperienza che deve fare da apripista per le Marche secondo l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. «Il lavoro dell’equipe del dottor Aucone guarda al futuro,- scrive l’assessore regionale – ad una medicina quasi sartoriale che vuole soddisfare le esigenze di ogni singolo paziente: alla base c’è la perizia dei medici e la ricerca di progresso. L’intervento, tra l’altro, è stato effettuato in una struttura pubblica, a dimostrazione della qualità che la Sanità Pubblica mette a disposizione dei suoi cittadini». «Abbiamo professionisti di grande qualità che si adoperano per portare tecniche innovative e “personalizzate” con l’obiettivo di migliorare gli esiti e facilitare la rapida ripresa dei pazienti in un settore particolarmente delicato come quello del ginocchio» conclude Nadia Storti, direttrice generale di Asur Marche.



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