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Conte attacca il modello Marche,
Marchetti (Lega): «Venga più spesso,
magari imparerà qualcosa»

VERSO LE ELEZIONI - Da San Benedetto è arrivata la stoccata del leader dei 5 Stelle alla Regione. Immediata la replica del commissario regionale del Carroccio che commenta con soddisfazione il pugno duro del ddl Salvini sulle baby gang

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Riccardo Augusto Marchetti, commissario della Lega Marche

«L’arroganza e la superbia di Giuseppe Conte suscitano una certa ilarità – attacca il Commissario della Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti – È chiaro che, a chi non è stato in grado di gestire ben due governi, resta solo il misero tentativo di screditare gli altri in ogni modo. La Lega in Regione Marche ha dimostrato con i fatti di saper governare riuscendo a mettere in atto il cambiamento promesso ai marchigiani due anni fa – sottolinea Marchetti, capolista al collegio plurinominale alla Camera nelle Marche – Ai promotori della politica delle chiacchiere, rispondiamo con azioni concrete. Abbiamo avviato una riforma del sistema sanitario che consentirà di creare una sanità di territorio, vicina ai cittadini e alle loro esigenze – ricorda Marchetti – Per quanto riguarda la scuola siamo stati i primi in Italia a sperimentare gli impianti di areazione all’interno delle classi. Siamo anche riusciti a mettere in campo misure che hanno favorito la ripresa economica sostenendo imprese e lavoratori e abbattendo la burocrazia in settori cardine dell’economia marchigiana come l’agricoltura. Giorno dopo giorno diamo prova di essere determinanti in ogni ambito, dall’agricoltura alla caccia, dallo sport alla pesca, dalla sanità a scuola e cultura – rimarca il commissario della Lega – Conte, invece di lanciarsi in giudizi fallaci al servizio di una propaganda elettorale di basso livello, torni nelle Marche più spesso e inizi a studiare il lavoro che la Lega sta portando avanti in Regione: magari così riuscirà a imparare qualcosa. Se i nostri assessori sono stati scelti da Matteo Salvini e inseriti nelle liste della Lega per le elezioni politiche del 25 settembre, è merito di ciò che in questi anni hanno dimostrato di saper fare in Regione – conclude Marchetti – La loro esperienza di amministratori è una garanzia non solo per i marchigiani, ma per il Paese, perché le loro competenze saranno al servizio degli italiani».

Riccardo Marchetti commenta anche il pugno duro del ddl Salvini sulle baby gang.«Linea dura contro le baby gang. Presentato al Senato il ddl Salvini. Obiettivi del provvedimento: responsabilizzare giovani e famiglie, stop alla propaganda audiovideo (sui social) con atti di violenza, lavori socialmente utili, pene più severe, processo minorile certo e senza meccanismi premiali per i reati commessi da gruppi di tre o più minori, sanzioni fino a 1000 euro e sospensione del beneficio del reddito di cittadinanza o dell’assegno unico familiare per il mancato rispetto dell’obbligo dei genitori di provvedere all’istruzione dei figli. In aggiunta, via libera al conseguimento della patente di guida da parte dei 18enni purché non abbiano commesso illeciti legati a questo fenomeno che continueremo a contrastare anche nella prossima legislatura ripresentando in ogni caso questo ddl».

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