di Alberto Bignami
E’ stata una notte di terrore quella vissuta al Piano, fermata solo grazie all’intervento dei carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Ancona.
Una notte in cui, inoltre, l’illuminazione pubblica era spenta a seguito del piano di risparmio energetico adottato dal Comune di Ancona, e la strada era totalmente buia e decisamente pericolosa in quei lunghi momenti decisamente da film horror.
I fatti si sono verificati intorno alle 5.15 quando un 45enne peruviano residente in città, palesemente ubriaco, si è fermato con la propria auto in largo Sarnano, all’altezza del Bar della Piazzetta.
Successivamente si è diretto verso il distributore Esso e ha iniziato a dare colpi contro un’auto in sosta, tentando di aprirla in ogni modo.
Dalla finestra di un condominio si è affacciato un connazionale e i due hanno iniziato ad urlare tra loro fino a quando alcuni residenti si sono affacciati minacciando di chiamare la polizia.
L’uomo alla finestra è quindi sceso in strada e tra i due è nata una lite a seguito della quale il 45enne si è diretto verso la propria vettura, lasciata parcheggiata con il motore acceso e a bordo della quale vie erano due donne, anche loro peruviane. Dall’abitacolo ha tirato fuori improvvisamente delle lunghe catene che ha iniziato a strisciare a terra e poi, rivolgendosi alle due donne, le ha fatte scendere con l’intento di colpirle.
Mentre una è riuscita subito ad allontanarsi l’altra, che si muoveva con una stampella, ha impiegato più tempo. Fortunatamente l’uomo era offuscato dall’alcol e non è riuscito a raggiungerla.
Nel frattempo però i carabinieri erano stati nuovamente chiamati a intervenire e alcuni residenti, solo dopo aver fatto il 112, hanno anche filmato a mo’ di prova quello che accadeva nel caso in cui fosse successa la tragedia.
L’uomo armato delle catene ha quindi iniziato ad agitarle e impugnarle come si fa con una cinta.
Una delle due donne si è appellata, urlando, affinché qualcuno chiamasse le forze dell’ordine, cosa che nel frattempo era stata fatta da più persone.
Successivamente, la seconda peruviana ha iniziato a gridare aiuto e a cercare di far ragionare e calmare il
connazionale. Cosa risultata però decisamente impossibile data la situazione psicofisica dovuta all’abuso di alcolici.
Nel vedere le catene e l’uomo che si avvicinava, la donna ha iniziato a implorarlo dicendogli: «Non mi fare male. Tu sei uomo, io sono una donna. Mi fai male».
Sul posto sono però prontamente arrivati i carabinieri che sono stati in grado, con grande lucidità, a prendere la situazione in mano.
Nonostante i lampeggianti accesi e il fatto che di fronte avesse due militari dell’Arma, il 45enne non ha cambiato però atteggiamento e, anzi, ha iniziato a prendersela anche con gli uomini dell’Arma minacciandoli sia a parole che agitando le catene.
La situazione era diventata insostenibile e l’uomo era talmente aggressivo che è stato necessario utilizzare il taser affinché il 45enne potesse diventare inoffensivo. A rischio, infatti, c’era anche l’incolumità delle due donne e dei carabinieri che, nonostante gli immensi sforzi fatti per farlo calmare e lasciare le catene a terra, si sono trovati costretti a utilizzare la pistola elettrica prima che il tutto degenerasse.
Successivo l’intervento dell’ambulanza della Croce Gialla di Camerano. L’uomo, rimasto sempre cosciente e vigile, ha poi iniziato a piangere. Trattato sul posto dal personale sanitario, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette più che altro per smaltire la sbornia. Le sue condizioni di salute sono infatti buone.
La ricostruzione esatta dell’accaduto è tuttora in corso. L’uomo è stato denunciato per resistenza.
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