E’ arrivato ieri sera il primo contingente dell’Esercito nei luoghi segnati dalla tragedia dell’alluvione. A comunicarlo è stato il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli specificando che «l’Esercito sarà operativo sui territori colpiti e di supporto alle operazioni di soccorso e di ripristino». Il presidente della giunta regionale in serata ha anche fatto il punto della situazione a sei giorni dall’evento calamitoso. Oltre ai primi 5 milioni di euro stanziati dal Consiglio dei Ministri «per affrontare le urgenze», sono stati emanati «i primi decreti per facilitare le operazioni di stoccaggio dei detriti e dei fanghi e per l’utilizzo degli impianti di gestione. – ha specificato Acquaroli – Per la rilevazione dei danni nei Comuni, sia per i cittadini privati che per le attività economiche colpiti, stiamo attivando le procedure così come previsto dall’ordinanza. Stiamo inoltre individuando il quadro dei soggetti attuatori che si occuperanno dei vari adempimenti, predisponendo la Struttura Commissariale regionale per dare risposte immediate e operative ai territori e adempiendo alle procedure per raggiungere nei tempi più brevi possibili la stima del danno e del fabbisogno». Il governatore ha inoltre ricordato di aver effettuato in questi giorni «numerosi sopralluoghi e visite nei Comuni più colpiti e continuerò a farlo per monitorare l’avanzamento dei soccorsi e delle operazioni di prima emergenza» ringraziando poi tutti i corpi, gli operatori e i volontari che sono a lavoro, incessantemente.
Nel corso della riunione del Coc di Senigallia ieri sera si è evidenziato l’avvio a regime dei due nuovi trituratori di rifiuti in discarica, che negli ultimi due giorni sono riusciti a smaltire a pieno regime i detriti, differenziandoli su 6 diverse cataste, provenienti dallo scarico di oltre 550 camion. «Un successo, che permette ai mezzi presenti sul territorio di lavorare più velocemente senza attese per lo scarico» sottolinea il Comune in un comunicato. I mezzi continuano ad aumentare, ma persiste l’emergenza sulla reperibilità degli autospurghi. «L’appello del sindaco Massimo Olivetti alle Istituzioni e ai privati delle Marche e del resto di Italia, ha portato i suoi frutti: dai 24 disponibili ora ne sono stati recuperati un totale di 36. A questo punto l’obiettivo è di arrivare almeno a 50». Sono state inoltre trovate e opzionate 10 idropulitrici ad alta pressione.
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