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Piove e il Misa supera il livello di guardia:
scatta lo stato di allerta a Senigallia

NOTTE di paura, quella appena trascorsa, con la fase di piena del corso d'acqua che si è bloccata a circa 3 metri al rilevamento idrometrico. Il cessato allarme è arrivato intorno alle 3.30 di stamattina. Il governtore Acquaroli, commissario delegato per l’emergenza alluvione, ha nominato come suo vice l’ingegnere Stefano Babini

Una riunione del Coc di Senigallia alla quale ha preso parte anche il goverantore Acquaroli (foto d’archivio)

 

Ancora una notte di paura a Senigallia per l’abbondante pioggia che ha di nuovo gonfiato il Misa. «Il Centro operativo comunale dall’evento del 15 e 16 settembre è costantemente attivo e lo sarà fino al termine della situazione emergenziale che coinvolge le aree interessate dall’alluvione. – fa sapere il Comune in una nota – Nella serata di ieri, a seguito dell’emissione del bollettino di allertamento da parte del Centro Funzionale della Regione Marche, gli operatori della sala operativa di Protezione Civile comunale, sono rimasti in costante contatto con il Centro Funzionale regionale. La pioggia insistente, caduta nella tarda serata, ha provocato un innalzamento del livello del fiume Misa, come rilevato dall’idrometro installato sull’argine di Bettolelle ed è cresciuto repentinamente fino a raggiungere il livello di allerta (metri 2,40). Quando la sala operativa regionale ha comunicato che il livello del fiume si innalzava alla velocità di 10 cm al minuto – ricorda il comunicato –  e che tale innalzamento progressivo si sarebbe protratto per un’ora, si è proceduto ad allertare la popolazione. In realtà la fase di piena si è bloccata a circa 3 metri al rilevamento idrometrico. Gli argini del fiume benchè fortemente indeboliti, hanno retto la velocità dell’acqua senza creare alcun danno. Quando il livello del fiume è rientrato nei limiti, è stato comunicato il cessato stato di allarme». Il cessato allarme è arrivato intorno alle 3.30 di questa mattina.

Oggi il presidente della Giunta regionale, Francesco Acquaroli, commissario delegato per l’emergenza legata agli eventi alluvionali che hanno colpito le Marche, fa sapere di aver nominato come vice commissario l’ingegnere Stefano Babini, già direttore dell’ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche e del Genio Civile di Ascoli Piceno. «Contestualmente, il presidente Acquaroli ha provveduto all’individuazione dei soggetti attuatori per il ripristino delle infrastrutture viarie regionali, provinciali e comunali e per i primi interventi a sostegno della popolazione residente. – specifica una nota della Regione – La nomina di un vice commissario e di soggetti attuatori è prevista dall’ordinanza 924 del 20 settembre scorso del capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio. Il vice commissario delegato coadiuverà il presidente Acquaroli, in veste di commissario delegato, nelle attività di gestione dell’emergenza, anche al fine di assicurare il coordinamento tra i soggetti attuatori. La direzione di Anas Marche è stata individuata quale soggetto attuatore per il ripristino delle infrastrutture viarie regionali e comunali delle Province di Pesaro e Urbino e Ancona e delle strade provinciali della provincia di Pesaro e Urbino, mentre il presidente della Provincia di Ancona è il soggetto attuatore per il ripristino delle infrastrutture viarie provinciali ricadenti nel territorio di competenza».

I sindaci dei Comuni colpiti, individuati in prima istanza in un elenco che potrà avere successive integrazioni in base alla stima dei danni, sono stati individuati «come quali soggetti attuatori per il territorio competente e sono tenuti ad assicurare la realizzazione delle attività di soccorso ed assistenza alla popolazione; di assegnazione del contributo per l’autonoma sistemazione (Cas); di rimozione delle situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità di ripristino della funzionalità dei servizi pubblici; di misure volte a garantire la continuità amministrativa nel territorio interessato; di occupazioni di urgenza, eventuali espropriazioni delle aree necessarie per la realizzazione degli interventi, redazione dello stato di consistenza, verbale di immissione del possesso dei suoli; di misure economiche di immediato sostegno al tessuto sociale nei confronti dei nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa risulti compromessa nella sua integrità funzionale; di rimborso delle spese funerarie. I soggetti attuatori agiranno sulla base di specifiche direttive del Commissario delegato o del vice commissario» conclude il comunicato della Regione.

 

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