di Alberto Bignami (Foto/video Giusy Marinelli)
Un grande striscione davanti alla parrocchia di Santa Maria Assunta a Barbara, con la foto di Noemi. Bartolucci e la frase: “Vivremo per sempre del tuo sorriso. Ciao Pocc”.
Così, con quel diminutivo con il quale tutti, insegnanti compresi, la chiamavano, è stata accolta la bara bianca della 17enne morta nell’alluvione dovuta alla piena dei fiumi Nevola e Misa dello scorso giovedì 15 settembre. Il corpo della giovane studentessa del liceo economico-sociale Perticari di Senigallia, venne portato lontano dalla furia dell’ondata, per essere poi trovato ad alcuni chilometri di distanza, nel comune di Corinaldo. Noemi era in auto, insieme alla mamma Brunella Chiu, tuttora dispersa. Il fratello Simone riuscì a salvarsi aggrappandosi ad un albero, vedendo però la mamma e la sorella venire inghiottite dalla piena.
Centinaia le persone che, oggi alle 15.30, le hanno voluto dare quell’ultimo abbraccio vestendo una t-shirt nera con una sua grande foto, la stessa che in una cornice appoggiata sopra al feretro, sorrideva a quanti erano presenti, quasi a voler dare un conforto.
A celebrare la messa sono stati il vescovo Francesco Manenti e il parroco di Barbara, Paolo Montesi, che ha ricordato come ogni domenica Noemi «Animava la messa, cantando. Guidando con la sua chitarra il canto dell’Assemblea».
Una messa sobria, che ha voluto lasciar spazio ai ricordi.
«Amore mio, vorrei non dover scrivere questa lettera perché so che mi farebbe rendere conto del fatto che tu non
sarai mai più qui con me – ha detto ‘Virgi’ -. Sei così immensamente speciale che manchi a tutti. Manchi a me tantissimo, più dell’aria amore mio. Vorrei averti qui con me anche solo per dirci due stupidaggini, una risata, un abbraccio. Avrei voluto aiutarti più spesso nei momenti del bisogno. Avrei voluto che ultimamente ci fossimo viste di più, perché ti pensavo continuamente e oramai – ha proseguito – sono tutti giorni cupi da quando non ci sei. A dirla tutta, non mi rendo conto nemmeno più di quando c’è il sole o quando piove ma so che se tu riuscissi a parlarmi, mi diresti di sorridere; di far vedere a tutti quel sorriso che facevo vedere a te di mia spontanea volontà. Mi diresti anche che sarai sempre vicino a me e che non devo avere paura di andare avanti ma sai, io un futuro lo vedevo bello con te. Mi immaginavo se magari un giorno avessimo avuto entrambe una famiglia, come sarebbe stato vederci di nascosto la notte perché durante il giorno non avremmo potuto avere un attimo di tregua. Una come te la incontri una volta nella vita: o la perdi o la tieni per sempre. Ma so per certo di non averti persa – ha continuato – perché tu, nel mio cuore, ci sei costantemente. E mi devasta il fatto che continuo a scriverti tutti i giorni,
ma so che per quanto continui a sperarci tu non risponderai mai a quei messaggi. Da quando non ci sei dico a tutti che ti hanno portata via da me in un batter d’occhio ed è vero, perché magari non tutti sapevano del rapporto che avevamo io e te. I giornali i social media le persone lontane, ora si rendono conto del dolore, ma piano piano se ne dimenticheranno perché è così. Ma io no. Io guardo il cielo e ti vedo. Sei quella stella sempre alta e così luminosa che fa invidia, la più bella di tutte. Proteggimi e stammi vicina, io ne ho bisogno».
Commosso, con la voce rotta dall’emozione, il sindaco di Barbara Riccardo Pasqualini «Oggi è di nuovo un altro giorno di silenzio – ha detto ricordando l’addio al piccolo Mattia Luconi appena pochi giorni fa -, di raccoglimento, di preghiera e di ricordo dedicato a te, cara Noemi. Il rammarico più grande che ho – ha proseguito – è che come sindaco di questa nostra piccola comunità, dovrei conoscervi tutti, uno per uno. Purtroppo, cara Noemi, non abbiamo mai avuto il modo né il tempo di scambiare almeno due parole su un argomento qualsiasi. Il destino non ce l’ha voluto concedere. Ma ora nei nostri occhi e nei nostri cuori c’è il tuo splendido sorriso. Quello di una ragazza che sia faccia alla vita con tutta la gioia di vivere che avevi e che davi a chi ti stava vicino. Cara Noemi, veglia sudi noi. Sii l’angelo custode di tuo fratello Simone a cui la comunità tutta si stringe in un grande abbraccio e guida tutte le Forze impegnate sul campo che con il massimo dello sforzo cercano di trovare la tua mamma Brunella, così che possiate riposare insieme per sempre. Ciao Noemi, che il tuo sorriso possa sempre essere il nostro sorriso».
«Cara Noemi – hanno detto gli insegnanti della 17enne -, oggi è il giorno del saluto, e per noi docenti che viviamo questo percorso di formazione con te e con i tuoi compagni da 4 anni, è davvero dura trovare parole. Questo giorno arriva troppo prematuro, troppo in fretta, troppo violento. Sei cresciuta con noi in quel passaggio così difficile che da ragazzina ti ha fatto ritrovare donna. Speriamo di essere state per te delle buone guide. Tu – hanno aggiunto – sei invece una presenza raggiante e preziosa, di quelle che nascono per camminare sempre in mezzo agli altri, perché agli altri vogliono donare compagnia e sollievo quando ce n’è bisogno. Ora il nostro pensiero va a voi, ragazze3 – hanno detto rivolgendosi alla classe -. Vi trovate ad affrontare un dolore che mai avreste dovuto provare alla vostra età. Sappiate che siamo e saremo con voi, per camminare assieme, con la speranza di trovare quel sorriso che Noemi ci ha insegnato ad indossare».
Poi, proprie le compagne hanno ricordato insieme quel primo giorno di scuola, di incontro con Noemi, il 16 settembre 2019. «Indossavi una maglia nera e stavi all’ultimo banco. Quel primo giorni di scuola
alla maggior parte di noi non stavi affatto simpatica. Ma sono bastati già 10 minuti che la tua risata rimbombava in tutta la classe e alla fine abbiamo creato un legame che non era solo tra le mura scolastiche, ma anche fuori. Non c’è stato un attimo in cui ti abbiamo vista triste. Dietro quel sorriso c’era molto di pi: una ragazza splendida, educata, responsabile e che non si è mai tirata in dietro nel dare una mano. Un sorriso che ti riscaldava il cuore e ti rendeva felice. Un sorriso che donavi sempre anche se ne avevi passate tante E allora ti ricorderemo con il sorriso che ti illuminava il viso ogni giorno, anche perché non ti abbiamo vista triste. Tu sei il sole, la stella più luminosa di tutte. Tu ci sarai sempre e siamo sicure di rivederti un giorno, in un posto migliore. Tu sei dentro il cuore di tutte le persone che ti hanno conosciuto e amata. Ci dicevi che il dolore è temporaneo, ma questo non svanirà mai. Ti promettiamo che vivremo anche per te».
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