Preoccupano le mosse di Whirlpool, che sta ridiscutendo la sua presenza nel mercato Emea e che nelle Marche mantiene 2 stabilimenti, a Fabriano e a Comunanza: e dopo il fallito vertice al Mise, disertato dall’azienda, la questione approda nel Consiglio Regionale, con un’interrogazione della fabrianese Simona Lupini (gruppo Misto). «Non possiamo abbassare la guardia su una situazione che va avanti in modo sempre più critico da anni: il Consiglio ha delineato in più occasioni la necessità di una strategia proattiva di politica industriale da parte della Regione» sottolinea la Lupini. Nella sua risposta, l’assessore Aguzzi ha ricostruito l’evoluzione della situazione, dalla prima riunione con i sindacati il 22 luglio, alla richiesta di un’azione comune con le Regioni che ospitano altri stabilimenti Whirlpool, fino agli incontri con i sindaci di Fabriano e Comunanza e all’incontro al Mise.
L’assessore Aguzzi ha inoltre ricordato la proroga per altri 2 anni dell’area di crisi su Fabriano (agevolazione 181/89), e il nuovo Bando regionale in corso per agevolare investimenti e assunzioni. Replicando all’assessore la Lupini ha richiamato la necessità di mettere in campo «nuovi strumenti per affrontare queste situazioni e la necessità di fare pressione anche a livello nazionale per tutelare imprese e lavoro sul territorio», ricordando gli impegni presi dal Consiglio e dalla Giunta sulla politica industriale, dall’idea di inserire le Marche negli incentivi Sud all’attivazione di una Zes che includesse il distretto di Fabriano, fino alla mappatura di spazi disponibili e competenze sul mercato del lavoro per favorire nuovi investimenti.
«Ovviamente, gli strumenti di intervento diretto della Regione non sono infiniti, – conclude la consigliera Lupini – ma dopo Elica e Caterpillar non dobbiamo farci trovare impreparati, di fronte all’eventualità che Whirlpool scelga di ridurre la sua presenza nelle Marche o cedere gli stabilimenti: è importante che la Regione giochi un ruolo attivo nel sostenere la competitività dei territori in caso di riassetto del gruppo e nel favorire l’eventuale arrivo di nuovi compratori in caso di vendita».
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