Tenere Ancona viva e frequentata, dove la piacevolezza dello stare insieme e il clima di festa per il Natale rappresenti anche un periodo di lavoro per le attività economiche e commerciali. Amministrazione Comunale, Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti e Cna concordano sulla necessità di non spegnere Ancona, ma anzi di intensificare gli sforzi per una programmazione ampia e condivisa, che veda pubblico e privato insieme per vincere le difficoltà e lo scoraggiamento. Nel corso di un incontro che si è tenuto in Comune nei giorni scorsi, alla presenza del vicesindaco Pierpaolo Sediari e dell’assessore Ida Simonella, l’Amministrazione e le associazioni di categoria hanno concordato sul fatto che i problemi che famiglie e imprese stanno affrontando sono noti e purtroppo molto gravi. Ognuno – è la consapevolezza comune – deve fare la propria parte per risolverli. Anche la programmazione del Natale sarà misurata e sobria, senza sfarzi ma anche senza tristezza.
«Le luminarie dunque ci saranno, cercando di utilizzare quelle a led e prevedendo lo spegnimento nelle ore notturne – specifica una nota del Comune – La ruota panoramica e la pista del ghiaccio saranno nuovamente posizionate, a rischio d’impresa, cioè a totale carico del gestore, che si ripagherà le spese e trarrà un utile dal costo del biglietto. La gestione di ruota panoramica, pista del ghiaccio e altre piccole attrazioni per bambini, in Piazza Cavour e in Piazza Pertini, sono aggiudicate con bando pubblico (a costo zero per il Comune) e hanno incontrato la disponibilità degli operatori, così come degli espositori dei mercatini, per i quali Ancona suscita interesse nella misura in cui il programma è ricco e articolato e quindi capace di attrarre cittadini e visitatori. Le iniziative musicali e di intrattenimento saranno itineranti, in modo da coinvolgere il maggior numero possibile delle zone. Associazionismo e volontariato diffuso avranno, come di consueto, un ruolo fondamentale».
«E’ solo con un lavoro in sintonia, di squadra – hanno affermato gli assessori presenti all’incontro- che si possono ottenere buoni risultati. A partire dalla prima opportunità: l’arrivo nel porto di Ancona dell’Amerigo Vespucci, orgoglio nazionale». Nel corso dell’incontro tutte le categorie economiche presenti hanno espresso il loro accordo. «La Confesercenti – ha affermato il referente Giancarlo Gioacchini – è d’accordo con il programma presentato dall’Amministrazione Comunale riguardante gli eventi per le prossime festività natalizie ad Ancona, periodo fondamentale per tutte le attività commerciali della città».«Bisogna creare un’atmosfera Natalizia che influenzi positivamente il singolo individuo – ha detto il direttore di Confcommercio Massimiliano Polacco – così da ottenere riflessi positivi sia in termini sociali che economici, nonostante l’indiscutibile situazione di difficoltà in cui ci troviamo attualmente a vivere».
«Spegnere tutto per risparmiare energia – ha aggiunto il presidente Cna Ancona Raffaele Giorgetti – significherebbe spegnere anche le attività economiche della città. Le nostre imprese sono già in grandi difficoltà, le festività di Natale potranno essere un’occasione per dar loro almeno un po’ d’ossigeno. Rendere la città attrattiva, per farla riempire di gente, pur con scelte sobrie ed oculate come quelle del Comune di Ancona, è fondamentale per la sopravvivenza dell’economia cittadina. Nonostante il periodo, dopo l’emergenza Covid, abbiamo bisogno di uscire e di socializzare, è importante che la città ci accolga con un sorriso “luminoso”, magari a led. Prendendo in prestito un proverbio dal dialetto napoletano “ha da passà a nottata”. Speriamo di risvegliarci in pace e serenità».
«Siamo consapevoli – ha affermato il presidente territoriale di Confartigianato Ancona Paolo Longhi – che con i prezzi dell’energia schizzati a livelli record anche gli enti pubblici si trovano nella necessità di arginare i consumi per tagliare qualche spesa. E ora che si avvicina la fine dell’anno, il ragionamento va fatto sulle luminarie natalizie. Pensiamo non sia giusto rinunciare all’atmosfera delle festività, ma sono accettabili delle differenze rispetto agli scorsi anni: la città, a nostro parere, deve restare accesa, anche se sappiamo che costerà di più. Prevedere di disattivare l’illuminazione natalizia durante la notte, e magari accenderla più tardi durante il giorno, può essere una soluzione. L’importante, però, è non cedere all’idea dell’oscurantismo e della paura».
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