di Alberto Bignami
Fratture alla testa e alla breccia, contusioni al volto: massacrata con un bastone o più probabilmente con una sedia. E’ quanto emerge dall’autopsia su Ilaria Maiorano, la 41enne trovata morta martedì nella sua casa di Osimo, in via Montefanese al 149. Il marito, Tarik El Ghaddassi, 41, marocchino, è stato arrestato per omicidio volontario e si trova nel carcere di Montacuto di Ancona (domani l’interrogatorio di garanzia).
L’autopsia, affidata ai medici legali Mauro Pesaresi e Francesco Busardò è stata eseguita nel pomeriggio di ieri. Quello che è emerso non dà l’idea di un incidente, come ha riferito El Ghaddassi agli inquirenti. Da quanto emerge la donna aveva soprattutto fratture al capo, davanti e dietro, e contusioni al volto. Sono anche state trovate fratture riscontrate anche agli arti, in particolar modo alle braccia, come se la donna avesse voluto e cercato in qualche modo difendersi. Lesioni che indicano che la donna è stata picchiata in modo violento, fino ad essere uccisa. Gli inquirenti stanno cercando di capire con cosa siano state provocate quelle ferite (e anche quando).
Difficile pensare, per le modalità che hanno portato alla morte, che i colpi che hanno procurato le lesioni siano dovuti solo a dei pugni. L’ipotesi della caduta dalle scale sarebbe stata scartata dagli inquirenti che stanno piuttosto cercando un corpo contundente compatibile con quel tipo di lesioni rinvenute durante l’autopsia. Non un’arma propria, non coltelli o oggetti con spigoli, ma piuttosto con qualcosa di similie ad un bastone o, teoria ancor più accreditata, a una seria. Proprio qualcosa del genere, si ipotizzerebbe, potrebbe essere stato utilizzato per colpire ripetutamente la donna, uccidendola.
Per questo motivo, durante il secondo sopralluogo dei carabinieri dei Sis svolto in mattinata, i militari si sono concentrati sulle suppellettili seppure la casa sia stata trovata dagli investigatori completamente a soqquadro e piena anche di mobili.
Ieri, sono state invece raccolte tutte le tracce ematiche rinvenute sul posto. Non si tratterebbe di grosse macchie quanto, piuttosto, di schizzi di sangue che si trovano sia sul pavimento che su pareti e scale, ma anche nella camera in cui la donna è stata trovata, adagiata sul letto.
Circa l’ora della morte, saranno gli esami istologici a dirlo, seppure la morte sia comunque avvenuta nel giro di poco tempo rispetto ai colpi subìti. Possibile allora che quanto accaduto, sia avvenuto la mattina stessa di martedì.
E’ anche per questo motivo che la procura ha già acquisito le registrazioni telefoniche delle chiamate pervenute al Nue 112 quando è stato richiesto l’intervento di soccorso. Parallelamente, verranno anche analizzate le celle telefoniche che danno il segnale in quella zona.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati