Si affaccia per la prima volta nelle Marche una nuova sottovariante di Omicron, la BA.2.75, ribattezzata dai media come Centaurus, già diffusa in altre regioni italiane. La novità è emersa dalle ultime attività di sequenziamento del genoma virale sui tamponi positivi a Sars-Cov-2 svolte nel laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona, in prima linea ormai dal febbraio 2020 nel monitoraggio dell’epidemia da Coronavirus nella nostra regione.
Dalle analisi eseguite dallo staff diretto dal professor Stefano Menzo sono stati accertati i primi tre casi (il 6% dei campioni sequenziati) di sottovariante BA.2.75, tutti rilevati in provincia di Ancona, mentre gli altri casi esaminati riguardano sempre sotto-sotto-varianti di BA.5, la cosiddetta Omicron 5 ormai largamente dominante in tutta Italia.
Intanto nelle Marche prosegue l’incremento dell’indice di positivi al Covid ogni 100mila abitanti che nell’ultima settimana (5-11 ottobre) è arrivato a quota 570, e si evidenzia un aumento anche dei nuovi casi (9,5%) rispetto alla settimana precedente. A rilevarlo è il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe.
Nella ‘classifica’ provinciale dei contagi il valore più alto si registra ad Ascoli (613,+14,2% rispetto alla settimana precedente); poi Fermo 598 (+7,7%), Macerata 575 (+5,4%), Ancona 555 (+15,5%), Pesaro e Urbino 476 (+4,4%).
Per quanto riguarda i ricoveri correlati al Covid, Gimbe ha riscontrato nelle Marche numeri superiori alla media nazionale per saturazione di posti letto in Area medica (11,7% rispetto alla media italiana del 9,8%) e, invece, di molto sotto la media nazionale in terapia intensiva (0,4% rispetto al 2,4%).
Sul fronte vaccini, la percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 12,3% (media Italia 10,2%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari al 2,4%. La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 11,1% (media Italia 11%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell’immediato, pari al 5,8%. Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose è del 12,3% (media Italia 18,7%).
Infine la popolazione di età compresa tra 5 e 11 anni, che ha completato il ciclo vaccinale è pari 20,5% (35,2% Italia) più un ulteriore 2,1% (media Italia 3,3%) solo con prima dose.
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