di Antonio Bomba
Il Natale 2022 sarà all’insegna della sobrietà. E le illuminazioni verranno spente alle ventitre, massimo a mezzanotte.
È questa la notizia principale giunta dalla diretta facebook che il sindaco di Ancona ha voluto tenere ieri sera alle ore ventuno sulla propria pagina istituzionale per informare la cittadinanza sui provvedimenti imminenti e futuri che il Comune intende adottare per far fronte al caro energia. Centoventiquattro il numero massimo di contatti contemporanei fatti registrare nei cinquanta minuti o poco più di collegamento. Assistita dall’assessore al bilancio con delega al commercio Ida Simonella per il resto, il sindaco ha ritenuto importante ribadire in prima persona molte cose già dichiarate alla stampa da lei o dai suoi assessori.
«Sì. Manterremo le luminarie – spiega il sindaco – e manterremo il “nostro Natale”. Predisporremo un arredo per vivere le festività con sobrietà ma senza spegnere la città. Un accorgimento preso da tutti i principali comuni della nostra regione e d’Italia». E poi: «Covid, guerra, caro bollette… già il periodo è grigio e cupo di suo. Ci mancava il buio. Il clima di festa invece – va avanti – aiuterà le famiglie ad essere felici e le attività commerciali a migliorare il proprio bilancio. Perché sono le piccole attività, le piccole medio imprese, a mandare avanti l’Italia dando lavoro a tante persone. Un bel Natale invece ci aiuterà anche ad attrarre persone anche da altre città». E a chi protesta considerando questi costi inutili in un momento così difficile il sindaco risponde che «L’energia per le luminarie ha un costo ridottissimo. Lo scorso anno era di 4.000, 5.000 euro massimo. Quest’anno aumenterà, ma conterremo i costi con misure di sobrietà. Spegneremo le luci della festa alle ventitre, massimo a mezzanotte. Tanto dopo queste ore poca gente passeggia». E ancora sempre sulla polemica delle attrazioni inutili e dispendiose: «La ruota panoramica? Specifico ancora una volta che non è mai costata un euro al Comune. Ogni spesa, compresa quella elettrica, sarà a carico anche quest’anno a carico del gestore. Idem la pista di pattinaggio. Anzi, per il Comune è un introito perché entrambe pagano la Tosap». Un unico accorgimento però: «Anche a loro, per coerenza con le misure di sobrietà, abbiamo chiesto che spengano le relative luci ed illuminazioni varie in concomitanza con quelle del Comune».
Detto ciò e andando per ordine Mancinelli ha esordito specificando di aver scelto questo metodo di comunicazione perché «Facebook consente un canale diretto. Pensavamo fosse utile e giusto fare il punto. Perché la crisi energetica pesa sulle famiglie come sull’amministrazione pubblica. E quindi anche sul Comune».
Invece entrando punto dopo punto sempre più in profondità sui problemi: «Il costo dell’energia è più che raddoppiato anche per noi. E se non verranno presi provvedimenti ai più alti livelli le previsioni per il 2023 saranno anche peggiori. E le tre principali voci su cui incide sono il costo della pubblica illuminazione con i nostri 22.000 impianti di lampade e led. Il costo per far funzionare la luce negli gli edifici comunali. Il costo per riscaldare o in estate raffreddare sempre gli edifici comunali». Poi un preambolo: «È dal 2014 che stiamo sostituendo le lampadine con i led. Ridurre spesa per elettricità era già uno dei nostri obiettivi. Siamo al 50%. Adesso lo è ancora di più. Già i nuovi edifici sportivi e scolastici sono costruiti con un basso impatto energetico, come i pannelli fotovoltaici». «Eppure – ammette sempre Mancinelli – tutto ciò non servirà a coprire i costi visto che serviranno 4-5 milioni di euro».
La parola è poi passata a Ida Simonella: «Per i primi sei mesi dell’anno abbiamo utilizzato un accantonamento fondi di 2 milioni. Più 400 mila euro stanziati dal governo. Poi il costo è schizzato alle stelle e questi soldi non sono bastati più. Abbiamo preso così la decisione di spegnere le luci ben prima dell’alba e di metterle a minore intensità dove possibile». «Altri provvedimenti – chiarisce – come far stare acceso un lampione sì e uno no è vietato dal codice stradale. In caso di incidente stradale il Comune si ritroverebbe a dover pagare ingenti risarcimenti danni». E poi la spiegazione sul perché le luci sono tornate a spegnersi agli orari pre-agostani: «Lo stato da 500 mila euro in più. Inoltre abbiamo rinegoziato molti mutui con la cassa depositi e prestiti per un milione di euro».
Non mancano poi aiuti alle famiglie «Proporremo anche quest’anno gli sconti sulla Tari. Lo scorso anno fecero domanda 4.200 famiglie. Quest’anno già sono 1.000 in più. Questo fa capire quanto sia seria la situazione». Infine la soddisfazione «Grazie a questa rinegoziazione abbiamo evitato il default, con cui avremmo dovuto ridurre o eliminare molti servizi. Perché lo Stato può chiudere in passivo, i comuni no». La parola è poi tornata a Valeria Mancinelli che nel rispondere alle domande degli spettatori della diretta fb ha tenuto a precisare che «Sapevamo bene che la chiusura anticipata delle luci notturne avrebbe creato alcuni disagi ma non avevamo altra scelta. Non avevamo le risorse e risposte che abbiamo oggi». Poi rispondendo ad un utente di nome Massimo: «Chi si occupa di pubblica sicurezza ci ha sconsigliato di spegnere le luci tra le 2 e le 4 perché è in questa fascia oraria che si registra il maggior numero di reati, dai furti agli atti di vandalismo. Nessuna città italiano ha infatti preso un simile provvedimento».
Infine, dopo aver trattato il tema delle luminarie di Natale da noi già raccontato, il sindaco ha risposto a domande varie sul risparmio energetico: «Grazie. Non conoscevamo questo provvedimento del comune di Brunico che agevola chi installa fotovoltaico nei propri balconi. Ci informeremo e vedremo se è attuabile anche da noi. Abbiamo 25 milioni da spendere in più anni per rinnovare il parco bus e farli tutti elettrici. Alle 36 colonnine installate in città per permettere di rialimentare le auto elettriche presto ne verranno aggiunte altre».
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