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L’impresa incontra l’arte:
il management di Elica
alla Biennale di Venezia

FABRIANO - Con la Fondazione Ermanno Casoli i vertici aziendali saranno guidatii in un affascinante tour tra le opere di artisti di tutto il mondo

Elica (foto sito ufficiale)

 

L’arte come strumento di crescita, formazione e cambiamento per facilitare la trasformazione culturale e la continua innovazione nel fare impresa. Da tempo Elica, attraverso la Fondazione Ermanno Casoli, porta gli artisti all’interno dell’azienda tramite iniziative e progetti volti a creare un contatto diretto con le sue persone. Nata dallo spirito innovativo e visionario del suo fondatore Ermanno Casoli, appassionato d’arte, Elica, leader globale nel comparto delle cappe e dei piani aspiranti da cucina, fonda infatti ancora oggi, come valore portante, la capacità di essere visionari, -fa sapere una nota di Elica S.p.A. – utilizzando l’arte contemporanea come strumento metodologico e didattico per stimolare innovazione e creatività all’interno dell’azienda. Si inserisce in questo quadro anche l’ultima iniziativa ideata dalla Fondazione Ermanno Casoli per Elica: “Ma ti fa davéro?”, che vede ancora una volta la commistione tra arte e impresa e porterà i manager della multinazionale di Fabriano alla Biennale di Venezia guidandoli in un affascinante tour tra le opere di artisti di tutto il mondo.

«L’artista e il manager hanno in comune molto più di quanto pensiamo: entrambi inventano ogni giorno il futuro – commenta il presidente di Elica Francesco Casoli – Crediamo nella capacità dell’arte di contribuire a sviluppare il pensiero laterale, la curiosità, l’attitudine a rompere gli schemi esistenti e a rafforzare la sensibilità estetica, valori imprescindibili per chi, come noi, produce sistemi di aspirazione e cottura come i piani NikolaTesla, che sono veri e propri complementi d’arredo e oggetti di design».

Oltre alla Biennale, l’iniziativa condurrà i manager di Elica anche alla scoperta di luoghi simbolo della città. Uno di questi è Palazzo Fortuny, la cui storia è strettamente legata a quella di Mariano Fortuny y Madrazo, imprenditore, artista e designer; esempio che richiama il connubio tra arte e impresa. La casa, diventata oggi un museo, è ricchissima di arredi, preziosi volumi e collezioni d’arte. È prevista anche la visita alla mostra di Anselm Kiefer a Palazzo Ducale con l’obiettivo di stimolare una riflessione sul ruolo di Venezia e su come la sua storia continua ad essere fonte di ispirazione per la contemporaneità. L’installazione dell’artista ribalta ogni schema e coglie tutti di sorpresa, proprio l’effetto che vuole innescare l’iniziativa “Ma ti fa davèro?” che in dialetto veneto è un’esclamazione di stupore.

«Viviamo un’epoca di mutamenti continui in cui i manager sono chiamati a trovare soluzioni rapide a problemi nuovi e complessi e l’arte contemporanea allena ad uno stato mentale ed emotivo di sorpresa continua, per questo abbiamo promosso un’ulteriore attività formativa con la Fondazione Ermanno Casoli» racconta Deborah Carè, Chief Human Resources Officer di Elica Cooking. In questo senso, l’arte contemporanea, calata nel mondo dell’impresa diventa strumento di formazione innescando processi di innovazione capaci di abbattere resistenze e fornire nuovi paradigmi di pensiero.

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