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Ripulitura delle mura del Pincio:
bagarre in Consiglio comunale

ANCONA - La consigliera Daniela Diomedi (M5S) questa mattina un aula ha presentato e discusso una interrogazione urgente sulla questione chiedendo chi avesse autorizzato quel «restauro fai da te, queste squadre di volontari vanno seguite». L'assessore Foresi ha chiarito che c'è un collaborazione e che l'iniziativa «è stata presa in buona fede». Nel botta e risposta dove è entrata anche la consigliera Andreoli, si infilato il consigliere Daniele Beardinelli (Fi) per domandare se non si profilassero eventuali ipotesi di reato, escluse però dal segretario comunale

 

 

di Antonio Bomba

Riverniciatura delle mura del parco del Pincio. Il Comune di Ancona intraprenderà un percorso sinergico  con Soprintendenza e il gruppo volontari di “Ripuliamo il Pincio” mentre dall’opposizione si chiede di valutare i danni economico-patrimoniali e di prendere provvedimenti verso chi ha compiuto l’azione e ci si chiede se il sindaco non abbia compiuto reati di sorta in questa vicenda. Consiglio Comunale quantomai concitato questa mattina ad Ancona. Uno tra i principali elementi a scaldare gli animi è stato l’interrogazione urgente della consigliera Daniela Diomedi (M5S) la quale ha chiesto lumi su quanto accaduto la scorsa settimana, quando un gruppo di volontari ha coperto graffiti e scritte varie presenti sulle secolari mura del parco del proprio quartiere utilizzando una comune vernice, ottenendo molti fischi e altrettanti applausi, soprattutto dalla sindaca Valeria Mancinelli che li ha insigniti del titolo di “La Mejo Gioventù”.

«Chiedo del restauro fai da te – ha esordito Diomedi – fatto da giovani e meno giovani, a vedere le foto, che hanno provveduto a riverniciare quegli scarabocchi con una mano robusta di vernice colorata. Ho visto – prosegue nella sua domanda – che la cosa è stata molto apprezzata dal Comune. Ma chi l’ha autorizzata? È questa la maniera di restaurare?».

Pronta la replica di Stefano Foresi: «Collaboriamo con questo gruppo di figlie, figli, padri e madri da maggio. Abbiamo concesso loro l’autorizzazione a riverniciare le panchine e ripulire i cestini. Noi abbiamo installato su loro richiesta dei bagni chimici. Ma mai ci hanno chiesto un’autorizzazione per le mura e tantomeno noi ne abbiamo concessa una». «L’iniziativa con cui hanno coperto scritte sgorbi e quant’altro delle storiche mura – va avanti l’assessore – è stata però presa in buona fede. Già da ieri, e proseguirò oggi, mi sono attivato con la soprintendenza per stilare tutti assieme un percorso lineare con il gruppo in questione».

Assolutamente insoddisfatta della risposta Diomedi che anzi chiede provvedimenti per il gruppo “Ripuliamo il Pincio” «Quanto fatto per coprire i graffiti orribili rende graffitari pure a loro. Si è procurato un danno economico e patrimoniale alla città? Spero di no ma andrebbe verificato. Quanto fatto da questa squadra di volontari è sanzionabile?». E ancora sarcastica: «Fortuna che tra voi c’è comunicazione e che sono un valore aggiunto E fortuna ancora che questa per il sindaco è “La mejo gioventù”. Mi pare una “mejo gioventù” molto ignorante. E l’ignoranza crea dei mostri. Queste squadre di volontari vanno seguite».

Da segnalare nel mezzo della risposta di Foresi l’intervento fuori programma e senza microfono, dunque non udibile agli esterni ma passato forte e chiaro in aula consiliare, della consigliera Antonella Andreoli a cui Foresi ha risposto con un seccato «Oh Andreoli però bisogna che ti stai zitta» dopo che la leghista aveva ignorato un paio di inviti del presidente del Consiglio comunale Tommaso Sanna di smettere di parlare perché non ne aveva facoltà in base al regolamento.

E poco dopo un’interruzione della seduta altra domanda sul tema rivolta al segretario Giovanni Montaccini da Daniele Beardinelli (Fi): «Visto che una mia collega (la Diomedi, ndr) poco fa ha parlato di possibile reato, mi chiedo se il sindaco nel caso non procedesse con una denuncia obbligatoria non possa essere a sua volta accusata di omissione di atti d’ufficio». «E comunque – prosegue Beradinelli spostandosi sul piano puramente politico – lei signor sindaco non ha preso molto sul serio quanto accaduto. La vedevo molto ridere». E poi «L’assessore (Foresi, ndr) ha parlato apertamente di collaborazione con questo gruppo. Ecco stupisce che non vi sia collaborazione con i Ctp ma vi sia con questi volontari che per carità ringrazio, ma è evidente che non ci si possa occupare delle cose pubbliche così». Infine ultima stoccata «Definire giovani e gioventù gente che dalle foto ha evidentemente 40 o 50 anni… fa solo che ridere. Questa non è stata una bravata di ragazzi e ragazzini».

Arriva pronta la risposta del segretario, ovviamente rivolta alla sola parte teoricamente penale e giudiziaria: «Non vedo fattispecie di reato da parte del sindaco – spiega Montaccini – ma ad ogni modo se ritenete che vi sia potete fare denuncia voi di ufficio voi essendo pubblici ufficiali». E per finire altra zuffa verbale della consigliera Andreoli con Sanna «Stupisce che la sindaca abbia incoraggiato tutti a seguirli con un post su facebook. È lecito ciò o può essere perseguita penalmente?» chiede Andreoli. «Andreoli qua si discutono atti ufficiali – risponde lapidario Sanna – non post su facebook». E con il capogruppo leghista che proseguiva nella sua teoria alzando il tono della voce: «Lei sta disturbando – dichiara duramente il presidente – è passibile di ammonizione. Siamo in un consiglio comunale. Non è un teatrino».

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