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Era stato ammonito per stalking
ma si presenta dalla vittima: arrestato

ANCONA - L'uomo è andato nel negozio dove lavora la donna. Sul posto sono intervenute le Volanti

Volanti della polizia in piazza Roma (Archivio)

Era stato notificato nei giorni scorsi a un algerino 60enne, senza fissa dimora, un Ammonimento per stalking per i continui comportamenti molesti nei confronti di un’italiana 30enne. L’uomo non ha però rispettato il provvedimento ed è stato arrestato.
Ammonimento che era stato firmato dal questore Cesare Capocasa, su istruttoria della Divisione Anticrimine, resosi necessario poiché l’uomo aveva ripreso a compiere nei riguardi della vittima una serie di continui appostamenti, minacce, commenti volgari, offese gratuite, sia per strada che in prossimità del luogo di lavoro e di residenza della 30enne.
Tutto ciò aveva portato la donna, residente in città, a trovarsi costretta a rivolgersi nuovamente alla polizia.
Al termine dell’attività istruttoria avvenuta lo scorso 26 novembre, anche in quell’occasione con un Ammonimento, venne infatti intimato allo stalker di interrompere ogni tipo di contatto e condotta lesiva.
Nonostante ciò, nel tardo pomeriggio di ieri lo straniero si è ripresentato nel negozio di piazza Roma dove lavora la donna che, immediatamente, ha chiamato la polizia.
Gli agenti delle Volanti sono tempestivamente intervenuti arrestando questa volta l’extracomunitario con l’accusa di stalking aggravato anche perché, con la sua presenza, aveva creato uno stato di ansia e paura, nonché un timore per la propria incolumità al punto da costringere la donna a cambiare le proprie abitudini.
La polizia ricorda e sottolinea che è possibile rompere la catena dei soprusi, della limitazione della libertà individuale, della sopraffazione psicologica, semplicemente chiedendo aiuto.
Da gennaio sono già 19 gli Ammonimenti emessi dal questore di Ancona, su istruttoria della Divisione Anticrimine, diretta dal vice questore Marina Pepe, per contrastare la violenza di genere e porre freno a condotte moleste e persecutorie, prima che travalichino in fatti reato più gravi.

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