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«All’aeroporto ‘Sanzio’
nuova cassa integrazione
per 55 dipendenti»

ANCONA - Valeria Talevi, segretaria generale Filt Cgil Marche torna a ribadire che «attualmente non ci sono atti concreti per un rilancio» dello scalo di rilevanza strategica per il trasporto merci. Per il sindacato le scelte devono essere rapide «se si vuole agganciare lo sviluppo offerto dal Pnrr» e sarà determinante anche l'insediamento del polo logistico Amazon all'Interporto di Jesi

 

La Filt Cgil Marche punta l’indice «contro l’ immobilismo della Regione sul fronte delle infrastrutture e, in particolare, sull’aeroporto». Nonostante le promesse di sviluppo dello scalo, secondo Valeria Talevi, segretaria generale Filt Cgil Marche,«attualmente non ci sono atti concreti per un rilancio. E’ sufficiente pensare ai voli di continuità previsti per la prossima primavera; tutti voli dati per certi già per l’autunno». Tutto questo, purtroppo,«incide pesantemente sui livelli occupazionali e salariali dei dipendenti dello scalo». Ieri, è stata sottoscritta un’ ennesima cassa integrazione per 22 settimane per 55 dipendenti su un totale di 67 unità.

«Il trasporto aereo rappresenta il driver principale dell’ industria del turismo, che vale circa il 7% del Pil e il 7,1% degli occupati in Italia. Perciò, è fondamentale sostenere la ripresa di questo settore» sottolinea Talevi. «Il piano degli Aeroporti, prodotto dal Ministero dei Trasporti, – prosegue – indica che le province delle Marche, hanno bassi valori di co- accessibilità cioè la distanza da Roma e Milano è tale per cui le vie esistenti alternative all’aereo generano tempi lunghi». Il Sanzio per il cargo aereo è, assieme a Milano Malpensa, Venezia , Fiumicino e altri, un aeroporto di rilevanza strategica per il trasporto merci.

Pertanto, sostiene Talevi che «l’intermodalità con le altre infrastrutture, porto e Interporto e il rilancio della Zes (zona economica speciale) retroportuale nella provincia di Ancona, è un’occasione di sviluppo irripetibile e di mantenimento nonchè aumento dei livelli occupazionali». Le scelte devono essere rapide «se si vuole agganciare lo sviluppo offerto dal Pnrr, con le risorse messe a disposizione per le infrastrutture». Per quanto riguarda l’affaire Amazon, chiude Talevi, «è importante che si concluda per l’incremento dell’occupazione e per lo sviluppo dello scalo».

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