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‘Rete antiviolenza’:
nuovi firmatari per il Protocollo

ANCONA - Sono continuati questa mattina in Prefettura i lavori del Tavolo Inter-istituzionale

Un momento dell’incontro

Sono continuati questa mattina in Prefettura i lavori del Tavolo Inter-istituzionale della “Rete antiviolenza provinciale per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere contro le donne e conseguentemente contro gli eventuali figli e figlie”, previsto dal Protocollo di Intesa inter-istituzionale provinciale sottoscritto il 25 novembre scorso.
Alla riunione, presieduta dal prefetto, hanno preso parte i rappresentati dei già firmatari del protocollo: il Comune, la Provincia, il tribunale, la Procura della Repubblica, il tribunale per i Minorenni e la relativa procura, la questura, il Comando Provinciale dei carabinieri, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, l’Asur – Area Vasta 2, l’Aou degli Ospedali Riuniti di Ancona, gli Ambiti Territoriali Sociali della provincia di Ancona, la Consigliera di Parità per la provincia di Ancona, la Cooperativa ‘Polo 9’ e l’Associazione ‘Donne e Giustizia’.
Erano presenti anche gli enti che hanno fatto richiesta di aderire al Protocollo di Intesa, condividendone gli scopi e assumendone gli impegni: le Oo.Ss. Cgil, Cisl, Uil di Ancona, la Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche e l’Associazione ‘La voce dei bambini Onlus’.
In apertura di incontro il Prefetto ha dato il benvenuto ai nuovi firmatari, invitandoli a sottoscrivere il Protocollo.
Funzione del Tavolo vuole essere anche quella, infatti, di costituire una rete di soggetti che possano dialogare, mettere a confronto esperienze e creare relazioni utili a contrastare il fenomeno della violenza di genere e a favorire, tramite operazioni di prevenzione e percorsi educativi mirati, la riaffermazione dei valori del rispetto, dell’uguaglianza e della convivenza civile.
Nel corso della riunione sono state affrontate le tematiche poste all’ordine del giorno: l’analisi della situazione provinciale, la messa a punto del protocollo operativo, la programmazione delle attività e la definizione del metodo di lavoro dell’Osservatorio provinciale.
Gli interventi delle autorità che si sono succeduti, fra i quali quello del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Ancona, Irene Bilotta; della presidente della prima Sezione Civile del tribunale di Ancona, Silvia Corinaldesi; del procuratore della Repubblica presso il tribunale per i Minorenni, Giovanna Lebboroni; del questore, Cesare Capocasa; della presidente della Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche, Maria Lina Venturini; di Tiziana Buoncompagni del Comune di Ancona e della rappresentante della Direzione Cure Tutelari dell’Asur – Area Vasta 2, Valeria Tossichetti, hanno messo in evidenza «la complessità della problematica della violenza di genere – è stato detto -, spesso intrecciata a fenomeni quali l’abuso di sostanze, i disagi psichici, la mancanza di una adeguata cultura della legalità. A fronte di tale complessità la sola azione repressiva non può essere sufficiente, occorre una risposta di sistema, totale, unitaria e quotidiana».

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