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Ancona, parcheggi e viabilità:
«Città schiava di idee medievali,
immaginiamola ciclo-pedonale»

MOBILITA’ - Francesco Rubini, candidato sindaco di Aic, propone «un centro storico che deve capace di essere luogo di aggregazione e di cultura, una spina dei corsi libera da auto e smog. L’alternativa non possono che essere le solite arcaiche ricette»

Francesco Rubini

 

«Come in un film dal copione già scritto, ad un certo punto dell’anno, arriva quel rituale stanco che ormai da anni accompagna Ancona: da una parte i commercianti che invocano parcheggi un po’ ovunque e dall’altra la politica incapace di guardare oltre il proprio naso (la stessa politica che, ad esempio, ha smantellato la stazione marittima e ha affossato il progetto di metropolitana di superficie). Risultato?  Discutere sempre e solo delle solite medievali proposte legate ad una idea di gestione della mobilità e dei parcheggi incentrata su un solo comandamento: fate parcheggiare tutti in centro». Il commento arriva da Francesco Rubini, candidato sindaco di Aic 

Rubini mette in evidenza nel suo comunicato che «mentre il resto del mondo studia ed applica Ztl, parcheggi scambiatori fuori dai centri storici, strumenti integrati di mobilità dolce e tanto altro, noi ci ritroviamo con un nuovo parcheggio multi piano in pieno centro all’ex caserma San Martino e la geniale idea di fare del porto un’area sosta, con buona pace di tutte le promesse di ri-funzionalizzazione dell’area in chiave sociale. Soluzioni sbagliate e dannose. – le ritiene il candidato sindaco alla Comunali della primavera 2023 – Sbagliate perché inchiodano la città ad un futuro di traffico e smog. Dannose perché insalubri, pericolose per la salute pubblica e ambientalmente insostenibili. Verrebbe poi da chiedersi se davvero, nel 2022, si possa ancora legare lo sviluppo commerciale ed economico del centro città al tema del parcheggio fine a se stesso. Forse sarebbe il caso di aprire un po’ la mente, immaginare una città ciclo – pedonale, un centro storico capace di essere luogo di aggregazione e di cultura, una spina dei corsi libera da auto e smog. L’alternativa, altrimenti, non possono che essere le solite arcaiche ricette».



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