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Bagordi, malori e abusi etilici:
l’ordinanza anti alcol è un ‘fiasco’

ANCONA - Nonostante sia stata prorogata fino al prossimo 31 dicembre, gli eccessi sono quotidiani al punto da costringere i residenti a versare litri di acqua e varechina a terra, per evitare di sentirsi male respirando un lezzo degno di un’epidemia di colera

Bagordi al Piano

Nella zona: piazza Ugo Bassi, corso Carlo Alberto, via Pergolesi e via Giordano Bruno, vige l’ordinanza sindacale anti alcol come per il resto della città. Qui, questa ordinanza sarebbe addirittura valida per 24 ore al giorno. ‘Sarebbe’ perché, a guardarsi attorno, vien da pensar tutto il contrario.
Non passa infatti giorno che non ci si trovi a camminare tra laghi di urina o a far lo slalom tra il vomito di gente che ha abusato di alcolici fin dal mattino.
Ecco dunque che i residenti hanno sotto gli occhi uno scenario tristemente ‘pulp’, quasi ‘splatter’.
Oltre alle deiezioni, non mancano avanzi di cibo consumati da persone accampate per terra, che richiamano eserciti di piccioni e plotoni di gabbiani che pasteggiano vicino a bottiglie di birra: alcune vuote, altre lasciate a metà o, peggio ancora, in frantumi.

Vomito davanti ai portoni al Piano

L’ordinanza sindacale, rinnovata recentemente e valida fino al prossimo 31 dicembre, sembra essere solo sulla carta, altrimenti questo degrado probabilmente non ci sarebbe.
Tutto ciò esaspera i residenti che sono continuamente costretti a versare litri di acqua e varechina a terra, per evitare di sentirsi male respirando un lezzo degno di un’epidemia di colera. In tali frangenti, l’odore penetrante della candeggina in confronto sembra profumo di lavanda.
Eppure non è difficile individuare gli autori di tutto ciò perché, tra l’altro, sono sempre gli stessi, italiani e stranieri, che stanno per ore in gruppo appollaiati su muretti, scale e panchine.
Per questo motivo, sono facilmente individuabili e sanzionabili. Con lattine di birra e bottiglie o cartoni di alcolici in mano, girano alla ricerca di un posto in cui fare i propri bisogni, incuranti del fatto che ciò avvenga o meno alla luce del sole, mentre passano persone.
Tutto questo avviene nonostante vi sia un’ordinanza sindacale che i residenti sperano sia fatta rispettare realmente in questa che potrebbe sembrare una terra di nessuno.
In caso contrario, l’alternativa è augurarsi che il Comune, tra i tanti incentivi, ne eroghi uno per un ‘bonus candeggina’.

al. big.

Ordinanza anti alcol: prorogata fino al 31 dicembre

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