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«La scuola di via Marotti va chiusa»

MONTEMARCIANO - Lo sostiene Edda Piergentili (M5S) che insieme ai genitori e al sindaco sabato ha svolto un sopralluogo nelle aule. «Più sicuro accorpare le classi con un ampliamento nella scuola di via delle Querce. Tramite Pec abbiamo chiesto se sia mai stata commissionata un’indagine di vulnerabilità sismica»

La scuola di via Marotti

 

Dopo le verifiche di sicurezza effettuate sul plesso di Via Marotti 26 a Montemarciano a seguito del terremoto e dei lavori effettuati, dopo il ripristino dei locali il Comune ha ufficializzato che le lezioni sono riprese oggi, lunedì 14 novembre, per la scuola secondaria di I grado e ricominceranno mercoledì 16 novembre per la scuola primaria “De Amicis”. «La scuola Marotti, dopo il sisma, presenta serie criticità e ci sono 200 alunni a rischio ogni giorno. È inammissibile ascoltare il sindaco affermare che la sua casa è meno sicura di questa struttura». A sollevare la questione relativa al plesso Marotti  è Edda Piergentili del locale gruppo del Movimento 5 Stelle. Dopo il sisma dei giorni scorsi è stato effettuato un sopralluogo con i genitori e alcuni rappresentanti d’istituto e sono emerse serie criticità che Piergentili ha segnalato tramite Pec al dirigente area Lavori Pubblici del Comune, al sindaco Damiano Bartozzi e all’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Tittarelli oltre che ai Vigili del fuoco.

Edda Piergentili con l’europarlamentare del M5S Castaldi

«Lo scorso sabato – racconta la consigliera comunale Piergentili – con i genitori e alcuni rappresentanti d’istituto abbiamo avuto la possibilità di effettuare un sopralluogo della scuola: uno di loro è architetto e ha espresso perplessità nel constatare la presenza di diverse crepe di qualche centimetro sugli architravi delle porte delle classi, crepe che si estendono ai soffitti. Con noi era presente anche il sindaco. Ne siamo usciti tutti convinti, escluso il sindaco, della necessità di chiudere la scuola fino a che non vi sia un sopralluogo dei Vigili del fuoco con relazione scritta dei tecnici ingegneri. Con la Pec che abbiamo inviato chiediamo di conoscere le motivazioni per cui sia stato affidato a una ditta privata esterna il sopralluogo ai locali della scuola Marotti per la verifica dello stato strutturale, e se sia mai stata commissionata un’indagine di vulnerabilità sismica (obbligatoria per legge con scadenza 31-12-2021). Inoltre, chiediamo di trovare una soluzione alternativa all’utilizzo del plesso in attesa dei sopralluoghi ufficiali per evitare eventuali gravi conseguenze qualora dovessero presentarsi nuove forti scosse visto che allo stato non esiste alcun documento ufficiale che attesti la sicurezza dell’edificio. La soluzione – continua Piergentili – ci sarebbe: accorpare le scuole in un unico plesso scolastico, un ampliamento della scuola di via delle Querce. La scuola è decadente – conclude – e ci sono 200 ragazzi a rischio ogni giorno».



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