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Trasferimento del Poliambulatorio,
Area Vasta 2: «La nuova sede offre vantaggi
di ordine gestionale e funzionale»

OSIMO - Dopo le polemiche politiche dei giorni scorsi l'azienda sanitaria chiarisce i motivi della sua scelta e spiega perchè non è stata presa in considerazione la riqualificazione dell’ex dispensario al Foro Boario, «un immobile con notevoli criticità strutturali pertanto non in possesso dei necessari requisiti»

L’immobile di via d’Ancona 43 che ospiterà il  Poliambulatorio di Osimo con il  Centro di Salute Mentale, la Fisiatria, il 118 e la sede Avis

 

 

Dopo le polemiche politiche fiorite attorno al trasferimento del Poliambulatorio di Osimo, la Direzione di Area Vasta 2 chiarisce in una nota che «per riguarda la riqualificazione dell’immobile ex dispensario al foro Boario si fa presente che non è stato preso in considerazione per l’attuazione degli interventi del Pnrr in quanto trattasi di un immobile che ha notevoli criticità strutturali e funzionali e pertanto non in possesso dei necessari requisiti per essere inserito tra gli investimenti della Missione 6. L’immobile da locare, al momento individuato, è allo stato grezzo, privo di qualsiasi finitura e pertanto da completare. Nel nuovo stabile – chiarisce l’Av2 – troverebbero posto il Poliambulatorio, la Fisioterapia, il 118, il Centro di Salute Mentale e l’Avis e nella zona di San Biagio di Osimo, di cui trattasi, sono presenti numerose unità immobiliari ad uso abitativo, commerciale, industriale, terziario, nel rispetto degli strumenti urbanistici».

L’ex sede del distretto sanitario di Osimo ed ex dispensario, in piazza Giovanni XXIII (ex Foro Boario)

L’Azienda Sanitaria ricorda inoltre di aver« preventivamente valutato la possibilità di trovare altre soluzioni locative anche in immobili di proprietà pubblica dove trasferire i sopraddetti servizi, ricerca che però non ha dato esito positivo. La possibilità di poter concentrare più servizi in una struttura unica permetterà di ottenere molteplici vantaggi di ordine gestionale e funzionale dell’attività. Si eliminerà infatti in questo modo la frammentazione dei servizi rendendoli al contempo più funzionali e sicuri, sia per gli utenti sia per gli stessi operatori sanitari. Così facendo si riuscirà ad ottimizzare l’impiego del personale sanitario nonché la gestione tecnica-economica degli immobili. Le normative che interessano il settore della sanità sono sempre più stringenti, trasferire i servizi su di un immobile nuovo permette tra l’altro anche di poter ottenere l’accreditamento istituzionale e, prima ancora, l’autorizzazione all’esercizio rispettando i requisiti molto stringenti di tipo impiantistico/strutturale stabiliti dalle norme».

l’attuale poliambulatorio di Osimo

Secondo la Direzione dell’Area Vasta 2 l’ottimizzazione dei servizi «permetterà inoltre di aumentare ulteriormente la quantità e la qualità delle prestazioni offerte agli utenti di tutti i comuni limitrofi in quanto permetterà l’aggregazione in un unico stabile di servizi attualmente sparsi in diversi edifici attraverso una rimodulazione dell’organizzazione sanitaria, punto di riferimento per tutto il comprensorio» chiude il comunicato.

 



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