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Si fingono sordomuti al centro commerciale
per raccogliere offerte: denunciati

ANCONA - È successo ieri pomeriggio. I carabinieri hanno deferito all’autorità giudiziaria in stato di libertà un 27enne ed un 36enne senza fissa dimora ritenuti responsabili dei reati di truffa, ricettazione, esercizio molesto dell’accattonaggio e contraffazione di marchi o segni distintivi

Foto d’archivio

 

Avvicinavano gli avventori di una galleria commerciale, fingendo di essere sordomuti e mostrando loro dei falsi moduli recanti effigi dell’Unione Europea e di associazioni per la tutela dei diritti delle persone diversamente abili, con l’unico intento di ottenere guadagni facili. È successo nel pomeriggio di sabato, quando i carabinieri della Compagni di Ancona hanno denunciato in stato di libertà due uomini, un 27enne ed un 36enne, entrambi cittadini rumeni e senza fissa dimora sul territorio nazionale, ritenuti responsabili dei reati di truffa, ricettazione, esercizio molesto dell’accattonaggio e contraffazione di marchi o segni distintivi.

I due uomini – simulando di essere affetti da sordomutismo e problemi agli arti inferiori – stavano avvicinando la clientela della galleria commerciale fingendo di voler raccogliere fondi per la realizzazione di un centro internazionale per “bambini poveri” e, a testimonianza dei loro intendimenti, avevano con loro anche dei moduli su cui sarebbero state registrate le firme e le somme elargite dagli ignari donatori. La loro condotta non è però sfuggita agli uomini dell’Arma: dopo una segnalazione, sul posto sono giunti i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, che hanno subito individuato i due uomini ed hanno proceduto a controllarli, sottoponendoli pure a perquisizione personale che ha consentito di rinvenire, oltre alla modulistica sopra descritta, anche la somma contante di 100 euro, che è stata sequestrata.

I moduli con i simboli falsificati delle associazioni a tutela dei disabili che mostravano  per ottenere le offerte

Gli accertamenti condotti nell’immediatezza hanno poi permesso di riscontrare che i due non erano affatto dei benefattori, né erano affetti da alcuna patologia: erano invece due truffatori seriali, gravati da numerosissime denunce specifiche e colpiti da provvedimenti di allontanamento da svariate località d’Italia. I due sono stati così accompagnati – anche grazie all’ausilio di personale della Questura di Ancona – presso il Comando Provinciale Carabinieri di Ancona dove, all’esito di più approfondite verifiche, sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica del capoluogo dorico.

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