«Al 31 dicembre il presidio sanitario di Castelferretti, cesserà la sua attività. Si è costituito un comitato spontaneo che in poco più di una settimana ha raccolto e inviato alla dirigenza Asur oltre 400 firme, di cittadini che vogliono essere ascoltati per far presente le problematiche e soprattutto presentare soluzioni per evitare la chiusura. Da oltre un mese, che tentiamo di avere risposte, ma purtroppo nessuno ci risponde. Devono ascoltarci». A esprimere e a farsi portavoce della preoccupazione del comitato è Tiziano Romagnoli.
L’Asur-Area Vasta 2 a fine novembre aveva comunicato che, a seguito della disdetta di contratto di locazione, il Poliambulatorio di Castelferretti avrebbe lasciato libero entro fine anno l’immobile al civico 82 di via Giordano Bruno che attualmente ospita i servizi Umee, Umea, Assistenza domiciliare integrata)e centro prelievi del sangue. La soluzione altrernativa trovata è quella di trasferire l’Adi al poliambulatorio di via F.lli Rosselli a Falconara, mentre per i servizi Umee ed Umea traslocheranno all’ospedale di Comunità di Chiaravalle. Ancora in via di definizione lo spazio per il servizio dei prelievi del sangue.
I residenti della frazione temono che la scelta di smantellare il Poliambulatorio di via Giordano Bruno, frequentato da molti utenti, molti dei quali anziani, possa creare disagi anche solo per gli spostamenti ed i collegamenti con le nuovi sedi. Di qui l’idea di scrivere una lettera ai vertici della sanità regionale allegando la raccolta di firme per sollecitare un ripensamento su tutta l’operazione di trasloco degli ambulatori. La soluzione ottimale potrebbe anche essere trovata nell’individuazione di una collocazione alternativa ma che resti comunque nella frazione di Falconara.
Castelferretti, il Poliambulatorio lascia l’attuale sede «ma i servizi sono garantiti»
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