di Andrea Ferretti
La morte di Sinisa Mihajlovic ha fatto scendere un velo di tristezza su tutto il mondo del calcio, più in generale dello sport, non solo in Italia. Se ne è andato a poche ore dalla finale del Mondiale 2022, lui che da calciatore, con la Nazionale jugoslava, era stato protagonista a quello del 1998 in Francia.
Nel corso della sua lunga carriera di calciatore, Mihajlovic ha affrontato anche l’Ascoli. E’ accaduto una sola volta, nel primo dei due ultimi campionati disputati dal Picchio nella massima serie, proprio nell’anno in cui Sinisa chiuse con il calcio giocato per diventare allenatore.
Era l’8 aprile 2006, 14esima di ritorno. Al “Del Duca” arrivò l’Inter di Roberto Mancini, ormai prossima allo scudetto. Mihajlovic partì dalla panchina ed entrò in campo all’inizio della ripresa. Pochi minuti e segnò il gol, che poi sarebbe stato decisivo, con un calcio di punizione, la sua specialità.
Mancini, di cui a fine campionato sarebbe diventato il vice sempre nell’Inter, durante l’intervallo decise di schierarlo al posto di Samuel. Mihajlovic impiegò dodici minuti per andare in gol e risolvere la partita che viaggiava sui binari della parità grazie a un rigore per parte: Ferrante nel primo tempo per l’Ascoli, Cruz per l’Inter ad inizio ripresa.
Quella di Mihajlovic ad Ascoli fu la rete segnata dal giocatore più anziano in quel campionato: 37 anni e 47 giorni. Quello del “Del Duca” resta anche il suo ultimo gol – l’unico segnato in quella stagione – di una lunga e gloriosa carriera. A fine campionato, infatti, rimase all’Inter ma per fare da vice a Mancini.
Insieme a Pirlo, è il calciatore che in Serie A ha segnato più gol (28) su calcio di punizione nel campionato italiano. Da palla ferma ne ha fatti più di altri specialisti del calibro di Del Piero (22), Baggio e Totti (21), Zola (20), Pjanic (16), Platini e Recoba (13).
Sinisa tra due mesi avrebbe compiuto 54 anni.
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