facebook rss

Provincia, voto unanime
per il bilancio di previsione 2023-2025

ANCONA - Il Consiglio provinciale ha approvato il nuovo strumento economico finanziario che si fa carico delle manutenzioni straordinarie in tema di viabilità (asfaltature e ponti) e della sicurezza dei plessi scolastici, in questo caso grazie ai fondi del Pnrr, ma che risente anche delle criticità del contesto storico

Il Consiglio provinciale al voto del bilancio 2023/2025

 

Il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità il bilancio di previsione per il periodo 2023-2025, dopo la precedente approvazione sempre all’unanimità in sede di assemblea dei sindaci.

Il presidente Daniele Carnevali

«Un bilancio – specifica una nota della Provincia di Ancona – che si fa carico delle manutenzioni straordinarie in tema di viabilità (asfaltature e ponti), nonché della sicurezza dei plessi scolastici, in questo caso grazie ai fondi del Pnrr, ma che risente dal punto di vista della parte corrente di forti criticità a causa del difficile contesto economico e delle insufficienti risorse messe a disposizione dallo Stato per far fronte allo svolgimento delle funzioni fondamentali».

Una situazione che accomuna tutte le Province Italiane che tramite l’Upi è stata ulteriormente evidenziata «negli emendamenti presentati alla manovra economica 2023, ad iniziare dall’assenza dei ristori per il crollo delle entrate tributarie delle Province (il bilancio dell’ente si fonda quasi completamente sulle risorse derivanti dal mercato dell’auto, Rca e Ipt, in profonda crisi da alcuni anni) e la mancata riduzione del contributo alla finanza pubblica (oltre il 35% delle entrate devono essere restituite allo Stato). – prosegue il comunicato – Se aggiungiamo il rincaro del costo delle utenze e dei materiali di costruzione (+49,5%), l’incremento del tasso di interesse dei mutui, gli eventi calamitosi (alluvione e terremoto), la situazione presenta difficoltà evidenti. In questo quadro per il prossimo anno la Provincia avrà a disposizione circa 5 milioni in meno di entrate rispetto al periodo pre-covid che, se non adeguatamente compensate dallo Stato, mettono a serio rischio lo svolgimento delle funzioni fondamentali, a partire dalla manutenzione ordinaria delle strade nonché le spese di gestione delle scuole superiori».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X