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Furti di fiori freschi, vasi e bigliettini
Cimitero del Pinocchio senza pace:
«Ti devi vergognare»

ANCONA - Il camposanto è finito nel mirino di una persona che da mesi sta gettando nell'immondizia tutto quello che trova sulle tombe ma, nonostante i cartelli affissi dai parenti dei defunti e gli occhi tenuti sempre aperti, non si ferma. Tra le vittime anche i famigliari di Michele Martedì, il giovane parrucchiere ucciso l'8 dicembre 2020: portata via la sciarpa dell'Inter

L’ingresso del cimitero del Pinocchio

Il cimitero del Pinocchio nel mirino di un ladro o una ladra seriale o, forse, di più persone.
Continuano purtroppo i furti e i dispetti nei riguardi dei defunti.
Dopo il furto della sciarpa dell’Inter che si trovava sulla tomba di Michele Martedì, il parrucchiere anconetano ucciso l’8 dicembre 2020 in via Maggini, denunciato dalla madre con un post su Facebook nel quale, appena il 15 dicembre scorso aveva scritto «Non mi sarei mai aspettata che qualcuno prendesse la sciarpa dell’Inter dalla tomba di Michi… è vergognoso è stata portata da qualche amico per l’anniversario spero che chi l’ha presa gli venga un piccolo

Fiori freschi e vasetti, gettati nella spazzatura

rimorso… se ti piace tanto così te la compro uguale… ma ti prego riportala a Michele perché è sua… mamma Patrizia»; ecco che questi episodi continuano.
«C’è qualche persona – spiegano i parenti dei defunti – che ruba i fiori e fa dispetti di continuo. Portiamo i fiori freschi e dopo qualche ora ecco che questi scompaiono. Vengono tolti e gettati nei bidoni per l’immondizia. Infatti – proseguono – è lì che poi li ritroviamo. E’ una cosa tristissima perché, quando poi si torna, la tomba è vuota e spoglia. A rimanerne feriti siamo tutti, ma soprattutto le persone anziane».
Episodi che avvengono con una cadenza casuale ma allo stesso tempo frequente, oltre che ormai da qualche mese.
C’è chi ha messo anche dei cartelli nei quali è stato scritto di “Non toccare gli oggetti altrui” mentre un altro è rivolto proprio “Alla persona che butta via le piante fresche” e che poi continua dicendo che «Non c’è motivazione per quello che fai. Sei pregato/a di farla finita, mi hai buttato via più volte le cose che ho messo davanti ai miei poveri genitori, anche i miei biglietti. Ho solo una parola per te: vergogna!».
Dunque, la persona che commette questi atti si accanisce contro ogni cosa e, fino ad ora, è riuscita ad agire in maniera indisturbata. «In alcuni casi – proseguono i parenti dei defunti – hanno tolto anche i cartelli nei quali si chiedeva di smetterla».
E’ avvenuto poi che questi episodi sono anche accaduti mentre si era al cimitero. «Il tempo di arrivare alla tomba, pregare e poi riuscire… che già mancava qualcosa».
Gli occhi aperti purtroppo non bastano e le ignobili azioni di questa persona, continuano ad andare tristemente a segno.

al. big.

Uno degli avvisi affissi dai parenti dei defunti al cimitero del Pinocchio

I fiori freschi, gettati nel cassonetto

Uno degli avvisi affissi dai parenti dei defunti al cimitero del Pinocchio

I fiori freschi, gettati nel cassonetto

Fiori e vasetto, rubato per essere gettato nel cassonetto

 

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