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Scuole ‘Podesti’, Manarini:
«A breve decideremo
se ristrutturarle o demolirle»

ANCONA – Plessi chiusi da oggi per le vacanze di Natale, ma i problemi non vanno in ferie. L'assessore ha spiegato in Consiglio comunale che per le medie di Posatora una serie di studi stabilirà quale percorso seguire mentre per le 'De Amicis' di corso Amendola non sono previsti ulteriori investimenti ma diventeranno ad alto efficientamento energetico con i fondi già stanziati nel 2022

La scuola De Amicis (Archivio)

 

di Antonio Bomba

 

Oggi è il primo giorno di chiusura per le scuole di Ancona. Gli studenti sono entrati ufficialmente in vacanza per due settimane. Regali, feste e bagordate con parenti e amici, assieme alle immancabili giocate a carte è tutto ciò a cui dovranno pensare in questo periodo i nostri ragazzi. Il classico clima natalizio che si conclude con l’Epifania che, come risaputo, tutte le feste porta via ri-catapultando poi ognuno nel proprio banco. I problemi della scuola in sé tuttavia c’erano prima e ci saranno dopo.

L’assessore Manarini

Dimostrazione ne è la centralità che il tema ha avuto nell’ultimo consiglio comunale dell’anno, svoltosi alla Mole giovedì mattina. A fornire spiegazioni ed illustrare interventi e piani futuri al meglio delle proprie possibilità ci ha pensato l’assessore alle opere pubbliche Paolo Manarini, rispondendo di volta in volta ai quesiti posti da diversi consiglieri di opposizione. Seguendo un ordine di urgenza partiamo con le scuole Podesti, i cui genitori proprio giovedì, hanno fatto sentire la loro voce chiedendo ufficialmente quale sarà il destino dell’edificio scolastico e dei loro ragazzi, attualmente ospitati alle scuole Tommaseo dopo che l’edifico scolastico che avevano scelto per l’educazione dei propri figli è stato dichiarato inagibile a seguito del terremoto del 9 novembre scorso.

Angelo Eliantonio

In sede di discussione del piano triennale delle opere pubbliche, rispondendo ad un quesito del consigliere Angelo Eliantonio (Fdi) che chiedeva in cosa consistessero gli interventi previsti per le Podesti per il 2025, Manarini ha risposto che «Era un intervento preordinato di adeguamento sismico per 2,5 milioni di euro. Poi è giunto il terremoto». E sul destino dell’edificio in sé Manarini al momento non può fornire una risposta precisa e dettagliata in quanto «Non appena approvato il bilancio procederemo ad una adeguata valutazione progettuale per decidere poi se alle Podesti basterà una riqualificazione o sarà più conveniente demolirle e ricostruirle. Tengo tuttavia a precisare che la scuola non ha danni strutturali ma alle tamponature e ad altri aspetti secondari, accessori. Problemi che tuttavia potrebbero mettere a rischio l’incolumità degli studenti. Ad ogni modo parlare di tempi e costi al momento è completamente impossibile. Non abbiamo alcun dato oggettivo per poter stabilire qualcosa». Poi, sempre rispondendo a Eliantonio, che da tempo chiede di poter vedere le schede prodotte dalle verifiche di vulnerabilità sismica effettuate nei plessi anconetani dopo il terremoto di novembre, Manarini risponde che «Abbiamo verificato tutte le scuole. Per le schede non sono ancora passati 30 giorni. Gli uffici comunali sono impegnati contemporaneamente su più fronti e al più presto gliele forniranno. Sono già compilate è solo un problema di produzione della documentazione».

Arnaldo Ippoliti

Sempre l’assessore ai lavori pubblici, rispondendo poi ad un’interrogazione urgente composta da due domande ed effettuata dal consigliere comunale Arnaldo Ippoliti (60100) ha chiarito che «Per le scuole De Amicis non è previsto alcun investimento per il 2023. Bastano i 2,6milioni stanziati nel 2022. La scuola – va avanti a spiegare l’assessore – sarà sismicamente adeguata e ad alta efficienza energetica». Manarini ha poi specificato una volta per tutte che «Alle Antognini, al terzo controllo del 14 dicembre, i tecnici comunali hanno verificato che non vi è alcun problema il riscaldamento dopo essersi confrontati con gli analoghi gestori dell’impianto. Le temperature la mattina rientravano nei 19 gradi, con la tolleranza di più o meno 2 gradi prevista. Tutto in regola con la normativa vigente. Un singolo termosifone è stato trovato non funzionante, solo quello. Il problema del freddo avvertito il 12 dicembre – conclude l’ingegnere a risoluzione del problema per la giunta tutta– è da ricondursi al fatto che con il ponte dell’8 dicembre la scuola era stata chiusa 4 giorni. Tuttavia una sonda è stata ricollocata al primo piano per ovviare al problema in futuro».

La scuola Antognini

Le due risposte non hanno soddisfatto Ippoliti: «Queste cose sono una sconfitta per la politica cittadina tutta. I genitori ci fermano e ci dicono che non sappiamo risolvere i loro problemi». Infine, ancora lui, Manarini, in sede di presentazione del piano delle opere pubbliche triennali, ha specificato che «Il finanziamento complessivo per le scuole nel 2023 sarà di 3,7 milioni di euro destinati all’Agrodolce di Collemarino, l’Alba Serena di Via Misa e poi, per le mense delle Antognini e delle Ungaretti-Leopardi, andranno invece 1,5milioni».

 

«Chiediamo un incontro al Comune per parlare delle verifiche post terremoto sulle scuole»

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