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«Castelli commissario, errore cambiare
Ora lasci la carica di senatore»

SISMA - I consiglieri regionali Pd sulla scelta del governo di puntare sull'ex sindaco di Ascoli: «Dopo gli appelli di tutti i comitati dei terremotati del Centro Italia e dei sindaci ci saremmo aspettati la conferma di Legnini, come gesto di rispetto a una comunità ancora ferita». La senatrice Elena Leonardi (FdI): «Scelta una persona di grande esperienza e spiccata professionalità, che ha sempre agito in prima linea a favore di territori colpiti dalla tragedia del terremoto». La deputata Irene Manzi (Pd): «Si priva la gestione della ricostruzione di un serio professionista che stava facendo uno straordinario lavoro». Le reazioni dei sindaci Franco Capponi e Luca Piergentili

 

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Guido Castelli con Elena Leonardi

 

Cambio alla guida della ricostruzione, c’è chi dice sì, chi è preoccupato, chi la ritiene un errore. Sono le reazioni politiche alla nomina del senatore di Fratelli d’Italia a commissario alla ricostruzione, decisione presa oggi dalla premier Giorgia Meloni (leggi l’articolo).

Favorevole la senatrice di Potenza Picena, Elena Leonardi, coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia Marche. «La nomina del senatore Guido Castelli a commissario per la ricostruzione è una notizia straordinaria per le Marche e per tutto il Centro Italia. Guido Castelli non è solo una persona di grande esperienza e spiccata professionalità, ma è anche e soprattutto una personalità che ha sempre agito in prima linea a favore di territori colpiti dalla tragedia del terremoto, prima come sindaco di Ascoli e poi come assessore alla Ricostruzione durante l’esperienza di governo regionale, cercando sempre di dare un nuovo futuro al territorio».

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Il gruppo consiliare del Pd

«Un errore sostituire Legnini, figura autorevole e riconosciuta da tutte le parti politiche, che il nuovo commissario si dimetta come fece lui – commentano i consiglieri regionali del Pd Marche – Con estrema sorpresa e disappunto apprendiamo che il presidente del Consiglio ha nominato un nuovo commissario per la ricostruzione. Siamo sorpresi perché dopo gli appelli di tutti i comitati dei terremotati del Centro Italia e dei sindaci di tutte le parti politiche, ci saremmo aspettati come gesto di rispetto di una comunità ancora ferita, la conferma di Giovanni Legnini: una figura di grande valore tecnico e istituzionale che è riuscita a far partire la ricostruzione del centro Italia, tanto che lo stesso Governo ha scelto di nominarlo come commissario ad Ischia. Viviamo con stupore questa nomina perché non pensavamo che si potesse fare spoil system solo per questioni di spartizione di poltrone e potere sulla pelle delle comunità terremotate, dopo il riconoscimento unanime del percorso fatto dalla struttura commissariale. Il nostro ruolo istituzionale – proseguono – ci impone di augurare che il nuovo commissario possa lavorare in continuità con quanto fatto dal precedente per scongiurare vacatio che genererebbero ulteriori intoppi alla ricostruzione. A Giovanni Legnini va invece il nostro grazie per il lavoro svolto con competenza, capacità ed educazione istituzionale, impossibili da eguagliare. A tal riguardo, Legnini, assunto il ruolo di commissario si dimise autonomamente dalla Regione Abruzzo per dedicarsi a tempo pieno alle comunità colpite dal sisma. Ci aspettiamo ugualmente che il nuovo commissario scelga di dimettersi dal Senato per onorare a pieno il mandato conferitogli».

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Irene Manzi

La deputata maceratese del Pd Irene Manzi: «Purtroppo il governo non ha voluto ascoltare i sindaci della cabina di coordinamento Anci, le forze sociali ed economiche, i comitati e le associazioni delle zone colpite dal sisma che chiedevano con forza che il lavoro del commissario Legnini non fosse interrotto. Riteniamo questa scelta un grave errore che priva la gestione della ricostruzione di un serio professionista che stava facendo uno straordinario lavoro. Il compito della politica dovrebbe essere quello di sostenere i processi che funzionano e danno risultati e non certo di interromperli».

La deputata maceratese aggiunge che «siamo grati a Legnini per il supporto che ha dato alle nostre comunità e per il grande lavoro svolto per accelerare il processo di ricostruzione. Auguriamo buon lavoro al nuovo commissario, Guido Castelli, con la speranza che agisca in linea con quanto fatto dal suo predecessore nell’interesse delle comunità locali colpite dal sisma».

Il sindaco di Treia, Franco Capponi, rappresentante dell’Anci dei sindaci del cratere marchigiano nella “Cabina di coordinamento alla ricostruzione”: «Ho espresso già un parere in merito unitamente ai rappresentanti delle Anci regionali di Lazio, Umbria e Abruzzo coinvolti nel sisma 2016, con la nostra preoccupazione riguardo alla scelta che il governo era chiamato a fare.

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Il sindaco Franco Capponi

Partiamo dall’immane mole di lavoro che la Cabina di coordinamento sisma 2016, guidata dal commissario Giovanni Legnini con i presidenti delle quattro Regioni ed i quattro sindaci in rappresentanza delle quattro Anci regionali, hanno portato avanti a partire dai primi mesi del 2020, innovando il modello di ricostruzione, consentendo a quella pubblica e a quella privata di avviarsi in modo significativo e di iniziare anche il lavoro con la Cabina Integrata Pnrr per il rilancio del tessuto socio economico delle nostre comunità così duramente colpite. L’azione del commissario Legnini ci ha consentito di disporre oggi di una ingente quantità di progetti coperti dai rispettivi finanziamenti. Non possiamo però non rimarcare che il percorso fin qui compiuto e conclusosi con la recente approvazione del Testo unico sulle ordinanze della ricostruzione e l’avvio del nuovo sistema informativo a questo strettamente connesso, abbisogna però di essere accompagnato almeno per un ulteriore breve periodo di tempo al termine del quale la Cabina di coordinamento sisma era concorde nel prevedere che le funzioni di commissario straordinario per la ricostruzione dovessero essere ricondotte ai territori, rispettivamente in capo ai quattro presidenti di Regione. La decisione del governo sconfessa quanto sinora proposto dal presidente della regione Acquaroli. Infatti tale impostazione richiesta soprattutto dalla nostra regione e che condividiamo viene sconfessata da tale nomina e ci siamo permessi come rappresentanti dei sindaci di esprimere già la nostra preoccupazione nel considerare un cambio di governance al vertice della struttura commissariale per un così breve periodo di tempo. Per quanto autorevole e competente (come riteniamo sia Guido Castelli), qualunque nuovo commissario non avrebbe il tempo necessario per poter incidere significativamente sugli interventi che restano da fare, comportando anzi, è questa la nostra preoccupazione più importante, un sostanziale fermo delle attività».

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Il sindaco di Sarnano, Luca Piergentili

Capponi continua dicendo che spera in un impegno del governo «a mettere a disposizione le risorse ancora mancanti per la ricostruzione pubblica e che la finanziaria 2023 non ha provveduto a mettere a disposizione dei nostri territori ed inoltre ad implementare i finanziamenti relativi alle misure del Pnc (necessitano almeno altri 800 milioni di euro), che vista la vitalità e l’impegno dei territori non debbono essere delusi».

«Accolgo con grande favore la nomina del senatore Guido Castelli – dice il sindaco di Sarnano, Luca Piergentili -. Se il governo ha deciso di cambiare ha scelto la persona migliore sia per il suo carisma che per la competenza acquisita nei due anni in cui ha avuto la delega alla ricostruzione per la Regione affrontando tutte le questioni con competenza, ascolto e condivisione delle esigenze dei territori attraverso il dialogo continuo con i sindaci. Auspico che con il nuovo commissario la ricostruzione pesante ancora ferma al 3-4% prenda finalmente il via. Auguro buon lavoro al nuovo commissario e ringrazio Legnini per la grande accelerazione che ha impresso alla ricostruzione e che sono certo sarà portata avanti dal suo successore con altrettanti entusiasmo e competenza».

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