«Le Marche sono pronte a confermare il proprio profondo senso di accoglienza nei confronti dei migranti che sbarcheranno tra stasera e domani alla banchina 22 del porto di Ancona. Un segno di attenzione nei confronti delle città del Sud della nostra Penisola che da troppi anni si sobbarcano questa emergenza a causa di Governi nazionali passati che si sono dimostrati disattenti e incapaci di far sentire la voce dell’Italia in Europa». Questo il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, Carlo Ciccioli, e del consigliere regionale di FdI, Marco Ausili, a poche ore dall’approdo nelle Marche delle navi Ocean Viking con a bordo 37 migranti e della Geo Barents con 73 migranti.
«Dal Viminale si procederà successivamente alla suddivisione regionale nell’accoglienza dei 110 migranti complessivi. Quindi, solo alcuni resteranno nelle Marche. Siamo, comunque, pronti a livello di Regione a collaborare con i Comuni e le Prefetture, per l’accoglienza. Detto ciò sposiamo in pieno la linea del Governo Meloni che, dal suo insediamento, sta chiedendo a gran voce che l’Europa tutta cambi atteggiamento nei confronti del fenomeno dell’immigrazione. Fermo restando la priorità della vita umana, tutti devono essere salvati, il Paese di primo approdo non può e non deve essere lasciato solo. È il caso dell’Italia, ma anche di Grecia, Malta e Spagna. A differenza degli ultimi decenni, con una piccola parentesi, i Governi italiani che si sono succeduti si sono dimostrati incapaci di far valere le nostre ragioni. Il risultato finale è stato un ingolfamento dei nostri centri di prima accoglienza, distribuiti lungo la Penisola, e un sostanziale isolamento dell’Italia a livello europeo».
Ciccioli e Ausili ritengono inoltre che «con Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia al Governo stiamo lavorando, tutti, perché la tanto decantata sussidiarietà europea diventi una realtà. Inoltre, si sta operando affinché le Ong – alcune svolgono un meritorio e innegabile servizio – non finiscano a giocare di sponda con i trafficanti di essere umani che, al contrario, devono essere fermati a qualsiasi costo. Le possibili soluzioni portate avanti da FdI su questo tema sono note da tempo. A partire – concludono – da un impegno concreto dei Paesi di partenza dei migranti con un presidio europeo con il quale si possano individuare i rifugiati dai migranti economici: i primi, lo ribadiamo, devono essere accolti dall’Europa. Il problema, comunque, non può essere risolto istantaneamente, ma non può neanche essere eluso e affrontato nelle attuali modalità» chiude il comunicato.
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