Nella giornata di oggi a Saronno si è svolto l’incontro previsto tra la Direzione Electrolux e la delegazione sindacale di Fim, Fiom e Uilm. Dalla discussione tenuta nella prima parte dell’incontro si è arrivati ad un accordo sulla gestione degli esuberi dichiarati dall’azienda a fine 2022. Le tempistiche sono da definire a livello locale. Il piano di riassetto annunciato dall’azienda interesserà anche lo stabilimento di Cerreto d’Esi seppur in via limitata, perché, ora è ufficiale, sono 13 i posti di lavoro a rischio (8 operai e 5 impiegati), sui 222 negli stabilimenti italiani del gruppo e sui 4.000 esuberi ipotizzati della multinazionale svedese a livello mondiale. Nel dettaglio gli esuberi, confermati in 222 lavoratrici e lavoratori, di cui 121 operai e 101 impiegati, sono così suddivisi: 25 impiegati e staff a Susegana; 36 operai e 40 tra impiegati e staff a Porcia; 10 impiegati e staff a Solaro; 77 operai e 19 tra impiegati e staff a Forlì; 8 operai, 5 impiegati e staff a Cerreto; 2 impiegati e staff ad Assago.
«E’ stata confermata l’entità della riduzione del personale a livello di gruppo, quindi anche per Cerreto d’Esi (le 13 eccedenze) – spiega Pierpaolo Pullini della Segretaria Fiom di Ancona, responsabile territoriale di Fabriano – L’accordo sottoscritto prevede l’uscita volontaria con incentivi che partono da 12.000 euro a chi mancano meno di 12 mesi alla maturazione della pensione, 24.000 euro per chi matura entro 24 mesi il diritto alla pensione e 72.000 euro per chi non ha i requisiti e volesse accedere volontariamente al piano. Le uscite pertanto sono esclusivamente previste con il principio della volontarietà, con un incentivo all’esodo fino a 72.000 euro. Per chi andrà in pensione nella vigenza della Naspi saranno corrisposti incentivi per coprire le intere integrazioni. Sono inoltre previsti percorsi di verifica con le organizzazioni sindacali prima della fine della procedura prevista per dicembre 2023. In questa situazione risulta sempre più indispensabile la convocazione di un tavolo straordinario dell’Elettrodomestico da parte del governo, ed un intervento del pubblico a difesa dei settori strategici dell’industria».
«Come Fiom – dichiara in una nota Alberto Larghi, coordinatore nazionale del Gruppo Electrolux per la FiomCgil nazionale – abbiamo ribadito che le condizioni per fare l’accordo sono: un gettito produttivo compatibile e significativamente inferiore ai 118 pezzi/ora richiesti dall’azienda, assunzioni almeno proporzionali alla crescita del gettito produttivo, tenendo conto anche dei contratti a termine scaduti recentemente e infine una valutazione, alla luce delle nuove professionalità ed in relazione all’ultimo Ccnl, delle possibilità di crescita professionale. Su queste proposte ci confronteremo in assemblea coi lavoratori».
Calo dei volumi produttivi, Electrolux annuncia riassetto ed esuberi: saranno 13 a Cerreto d’Esi
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