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«Grotte del Campana,
va condiviso
il progetto di valorizzazione»

OSIMO - Gilberta Giacchetti, presidente del Cda dell'Istituto Campana chiede al Comune il coinvolgimento dell'istituzione che rappresenta nell’iter da seguire per il recupero e la conservazione degli ipogei «il cui accesso avviene attraverso lo storico palazzo e noi ci rendiamo disponibili a partecipare al tavolo aperto anche a demanio, Beni culturali e Soprintendenza ma non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione»

Vittorio Sgarbi nelle grotte di Palazzo Campana

 

 

«Siamo lieti di apprendere che si sta avviando il recupero delle grotte di palazzo Campana, al momento non visitabili, trattandosi di uno de beni tra i più preziosi della città. Vorremmo però comprendere meglio l’iter che dovrà essere seguito per tale percorso di recupero. Sappiamo che la Soprintendenza ha richiesto, per rendere nuovamente accessibili le grotte, un progetto di conservazione, senza il quale il rischio è che i bassorilievi presenti in esse, possano ulteriormente sgretolarsi e rovinare così la bellezza di questo bene. Attualmente questo progetto non esiste ancora, per questo dico che siamo certamente d’accordo con la riapertura, ma prima occorre capire bene come formulare e realizzare tale progetto di conservazione. Le grotte sono vincolate, senza di esso non possono riaprire». La presidente dell’istituto Campana, Gilberta Giacchetti, conferma in una nota l’importanza di valorizzazione del bene in questione ma chiede grande attenzione all’iter e al processo che dovrà riportare queste grotte al pubblico.

Gilberta Giacchetti

«La presenza del progetto di conservazione e di salvaguardia è fondamentale perché il recupero sia completo, ma bisogna ancora metterlo in piedi, studiarlo e quindi valorizzarlo adeguatamente» prosegue la Giacchetti. Che ricorda come «l’accesso alle grotte avviene attraverso palazzo Campana e quindi noi ci rendiamo disponibili a partecipare al tavolo con Comune, demanio, Beni culturali e Soprintendenza, ma ancora all’Istituto Campana non è arrivata alcuna comunicazione per la partecipazione a questo tavolo o gruppo di lavoro. A noi al momento non ci è stato richiesto nulla. Credo che la presenza dell’Istituto sia necessaria, essendo le grotte accessibili attraverso la nostra struttura ed anche perché sino al 2019 esse erano in concessione dal demanio proprio al Campana. Per il resto auspichiamo di far ritrovare alla cittadinanza un bene culturale così prezioso con una partecipazione istituzionale condivisa».

 

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