di Alberto Bignami
«A tutti gli ‘spiritosi’ che vanno dicendo che è un progetto solo disegnato sulla carta, la risposta non è con le parole ma, come al solito, con i fatti: i lavori sono iniziati per la realizzazione del nuovo mercato di piazza d’Armi».
Poche, ma chiare parole quelle della sindaca Valeria Mancinelli che questa mattina ha mostrato come siano iniziate le operazioni del progetto, che al momento prevedono la demolizione di alcuni edifici.
«Questo è il primo intervento – ha detto -. Sono le demolizioni che servono a realizzare l’area che verrà utilizzata come parcheggio durante la costruzione del nuovo mercato coperto. Questo, verrà realizzato nell’area dell’ex campo sportivo del Piano San Lazzaro, attualmente utilizzata per la sosta. Quando sarà finito il nuovo mercato coperto – ha rimarcato – e inizierà la demolizione di quello vecchio con il recupero di aree, questa funzione a parcheggio potrà essere in buona parte sostituita e diventerà il terminal degli autobus che arrivano da fuori Ancona, da sud».
Cosa accadrà, lo ha spiegato invece l’assessore al Bilancio Ida Simonella.
«Il terminal – ha proseguito -, sarà il ‘punto di rottura’ soprattutto per gli extraurbani. Abbiamo il progetto dell’anello filoviario, che è il collegamento con i filobus attraverso la circolare, che sarà destra e sinistra, di tutto il centro. Poi – ha aggiunto – abbiamo due terminal: quello del Verrocchio per gli autobus che vengono da nord e, l’altro a sud, sarà questo». Si creerà così una sorta di metropolitana di superficie, ad anello.
Oltre alla nuova sistemazione del mercato coperto questo è il secondo passo, dopo il Verrocchio, anche per il nuovo sistema di mobilità urbana, «sostenibile, per la città di Ancona – ha ripreso il sindaco – perché i bus che ancora vanno a gasolio, si fermeranno: quelli da nord al Verrocchio; quelli da sud al Piano e, nell’ambito urbano, gireranno solo i filobus: la mobilità elettrica».
Circa i lavori «in consiglio comunale sono venute fuori bugie – ha spiegato la sindaca – perché i soldi per fare quello che si deve fare, ci sono tutti. Tant’è che questo è già partito. Un’amministrazione pubblica, per fare una gara d’appalto – ha spiegato -, deve avere necessariamente, per legge, i soldi. Quindi: qui, ci sono perché i lavori sono in corso. Per la costruzione del nuovo mercato coperto – ha riferito – è già previsto a bilancio il mutuo di oltre sette milioni di euro. Abbiamo già approvato il progetto definitivo dell’opera e stiamo facendo in questi giorni la domanda per il mutuo. Quello che vanno raccontando gli ‘spiritosi’, sono dunque bugie. La smentita sarà la pubblicazione del bando di gara per un appalto da sette -otto milioni di euro – ha concluso -, che avverrà nel giro di qualche settimana. Anche qui, con i fatti concreti e non solo le parole».
Ricapitolando, il progetto prevede la costruzione del nuovo mercato coperto che «ovviamente è la cosa più significativa e impegnativa dal punto di vista economico». Prevede la demolizione del vecchio mercato, «una volta ovviamente costruito il nuovo», per poi provvedere al recupero di aree per la sistemazione esterna della piazza. «Ci saranno step successivi, che è evidente non possono partire tutti insieme, dovendo il mercato continuare a funzionare. Ogni successivo step sarà finanziato man mano che si farà. Non è possibile accendere un mutuo oggi – ha detto -, per iniziare i lavori che avverranno tra tre anni. Non funziona così».
Un progetto che punta quindi sulla riqualificazione di tutta l’area e del sistema della mobilità.
«La viabilità interna e quella in arrivo – ha illustrato l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Manarini – verrà riorganizzata in modo tale che i parcheggi staranno all’esterno, per valorizzare l’area pedonale. Tutta la parte anteriore che sta su via Colombo diventerà la vera piazza d’Armi, interamente riqualificata, dove i cittadini potranno passeggiare tranquillamente, fare la loro spesa e godersi una zona completamente riqualificata che poi è quella commerciale, più importante della città. E’ giusto – ha concluso – che abbia quindi pure una sua qualità dal punto di vista architettonico e funzionale».
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