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Sul tetto del parcheggio degli Archi
la prima comunità energetica di Ancona

SOSTENIBILITA' - Presentato questa mattina il progetto, giunto alla fase esecutiva, per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da realizzarsi sulle pensiline ombreggianti dell'infrastruttura e da estendere poi anche a due scuole e una palestra. Coprirà circa i due terzi del fabbisogno dell'edificio, la restante energia a prezzi più convenienti potrà essere messa a disposizione dei privati, anche degli operatori economici e dei commercianti del quartiere, come consumatori

Un momento della conferenza stampa al parcheggio degli Archi

 

Impianto fotovoltaico sul tetto del parcheggio degli Archi, Ancona pone le basi per creare la sua prima comunità energetica. Grazie alla collaborazione tra M&P Parcheggi, Comune ed Erap, sta nascendo il progetto per la costituzione di una comunità di energia rinnovabile (Cer). Il progetto è stato presentato questa mattina dal sindaco Valeria Mancinelli insieme con gli assessori ai Lavori pubblici Paolo Manarini, all’ambiente Michele Polenta, alla viabilità Stefano Foresi e al Bilancio Ida Simonella, e con il general manager di Mobilità e Parcheggi Giorgio Luzi. Sul tetto dell’infrastruttura sarà realizzato il primo step. «Le comunità energetiche – ricorda una nota del comune di Ancona – sono associazioni tra cittadini, pubbliche amministrazioni, commercianti e imprese che si uniscono con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale. Si basano sull’accordo dei membri della comunità nel mettere in comune la produzione di ognuno e sulla condivisione dell’energia prodotta per i diversi utilizzi».

Ad Ancona, su suggerimento del Comune, M&P Mobilità & Parcheggi S.p.a. ha commissionato un progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da realizzarsi sulle pensiline ombreggianti esistenti, poste al piano di copertura del Parcheggio degli Archi. Il progetto è arrivato alla fase esecutiva e sarà a breve avviata la procedura di affidamento lavori. «Si procederà per step – spiega il sindaco Valeria Mancinelli – e il primo passo sarà l’utilizzo delle aree superiori del parcheggio per la posa di pannelli fotovoltaici, che copriranno circa per i due terzi rispetto al fabbisogno dell’edificio. A regime, poi, il progetto vedrà coinvolti anche il tetto delle scuole Leonardo Da Vinci e della scuola materna Aporti e la copertura della palestra di Borgo Pio, che si sta costruendo. Il progetto a regime coprirà il fabbisogno energetico di questi edifici e resterà ulteriore energia per poter coprire il fabbisogno di altri soggetti anche privati, come ad esempio gli operatori economici e i commercianti degli Archi, che entrerebbero nella comunità energetica come meri consumatori».

Non si tratta, tra l’altro, dell’unico progetto in questo senso. «Stiamo già facendo le valutazioni – aggiunge l’assessore Ida Simonella – sull’impianto fotovoltaico da mettere sopra il Palabrasili, ragionando anche con le scuole vicine per una seconda comunità energetica». «Il tetto del parcheggio degli Archi ha una vocazione propria – prosegue Giorgio Luzi, general manager di Mobilità e Parcheggi – per la posa dei pannelli fotovoltaici, sia per la presenza delle pensiline, sia per l’irraggiamento solare favorito dall’esposizione est-ovest. Abbiamo quindi accolto l’idea dell’impianto fotovoltaico, in prima istanza a servizio del parcheggio, con la garanzia di un impatto positivo sia dal punto di vista economico, sia ambientale».

L’impianto, con potenzialità di 100 kW di punta (kWp) e allaccio all’esistente cabina di bassa tensione, è già pensato e predisposto per un ampliamento fino a 350 kWp, che andrà a interessare le coperture della scuola primaria Leonardo da Vinci, della scuola d’infanzia Aporti, della nuova palestra di Borgo Pio e l’edificio alloggi Erap. L’impianto da 100 kWp, di immediata realizzazione, sarà costituito da pannelli fotovoltaici di captazione, che saranno installati sulle coperture delle pensiline esistenti. Questa soluzione è ritenuta valida da un punto di vista estetico e pratica da un punto di vista strutturale, poiché non comporterà una variazione significativa del carico. L’energia prodotta prevista per il sito di installazione sarà pari a 125.000 kWh annui, utili a coprire il circa 65% del consumo attuale. I pannelli saranno dotati di dispositivi di ottimizzazione per compensare una esposizione solare variabile dovuta ai diversi orientamenti delle pensiline e di un sistema di accumulo, già predisposto per la massima potenzialità realizzabile. Quest’ultimo sarà utile sia a sfruttare per l’illuminazione notturna le eccedenze prodotte nei momenti di maggiore insolazione, sia ad ottimizzare l’autoconsumo istantaneo dei componenti della centrale.

Gli interventi richiederanno circa tre mesi per il reperimento dei materiali, la posa in opera e i collaudi, oltre ai tempi di connessione di Enel Distribuzione. L’importo dei lavori è stimato a circa 322 mila euro. L’impianto sarà predisposto per un ampliamento fino a 350 kWp, sfruttando tutte le pensiline esistenti, realizzandone di nuove e utilizzando a terra la porzione di copertura non carrabile e le coperture delle scuole e degli edifici pubblici adiacenti. Il totale dell’impianto, una volta completato, avrà una potenzialità di 450 kWp con una capacità produttiva annua di 540 kWh.

«Poiché il consumo per tutti gli edifici connessi è di circa 270 kWh – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Manarini – i rimanenti potranno essere messi a disposizione di potenziali altri consumatori. Per arrivare a questo obiettivo sarà necessario costituire una comunità energetica, che in prima istanza sarà formata da Comune, M&P ed Erap e successivamente potrà essere ampliata agli altri consumatori». In ogni caso, al termine di tutti gli step previsti, che saranno portati a termine a prescindere dalla comunità energetica (i cui tempi di applicazione sono legati alla pubblicazione dei decreti attuativi n.d.r.), comunque le quattro funzioni (due scuole, parcheggio e palestra) sarebbero comunque autosufficienti dal punto di vista della produzione di energia. Con i decreti attuativi sarà poi possibile anche distribuire una parte dell’energia agli operatori, ai commercianti, a fasce di residenti e famiglie, alle funzioni sociali che saranno attivate nel nuovo edificio Erap. «Questa volontà di far partecipare cittadini e attività commerciali – conclude l’assessore all’Ambiente Michele Polenta – è importantissima perché dare energia a prezzi più convenienti inciderebbe in modo positivo anche in termini di qualità dell’aria per la città».

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