di Antonio Bomba
Un faccia a faccia davanti ai propri colleghi. In ballo, la segreteria regionale del Partito Democratico al momento commissariato da tanto, troppo tempo.
La sfida tra Michela Bellomaria e Chantal Bomprezzi vivrà domani il proprio momento clou, prima delle votazioni vere e proprie che avverranno domenica 26 febbraio in concomitanza con il ballottaggio valido per la segreteria nazionale tra Stefano Bonaccini e Elly Schlein.
Il confronto è fissato per le ore 10 all’Hotel Concorde di Camerano e vedrà come moderatrice la presidente della commissione provinciale per il congresso di Ancona, Loredana Pistelli. L’occasione sarà utile per far conoscere a quanta più gente possibile l’indirizzo e il programma politico che le due candidate intendono dare al Partito Democratico in caso di vittoria.
«Auspichiamo la più ampia partecipazione a questa iniziativa, rivolta non solo agli iscritti, ma a tutta la cittadinanza» è riportato nel comunicato inviato dal Partito Democratico.
Ma chi sono esattamente le due contendenti?
Michela Bellomaria, 41 anni, operatrice socio sanitaria ed ex operaia, iscritta al Partito Democratico dal 2008 è attualmente vicesindaco di Cerreto D’Esi.
Chantal Bomprezzi invece ha 32 anni, è laureata in giurisprudenza ed è associata ad uno studio legale romano, oltre che consigliere comunale a Senigallia. Si è già presentata ad Ancona alcuni sabati fa, promuovendo la mozione denominata ‘Casa Pd Marche’. La sua linea è quella della completa discontinuità con la classe politica regionale del proprio partito, la quale però non deve essere rottamata, anzi, deve aiutare, affiancando i nuovi dirigenti, la ‘rinascita’ del Pd nelle Marche fornendo la loro indiscussa esperienza.
Non sorprende pertanto che gli iscritti al principale partito di centrosinistra, giovani e alle prime esperienze amministrative locali, sostengano in gran parte Bomprezzi e, al contrario, chi ha già ricoperto cariche di alto livello per oltre 10 anni sia per la gran parte schierato con Bellomaria. Ma non mancano diverse eccezioni a questa regola, in alcuni casi anche marcate e significative.
Sostanziali sono pertanto le differenze tra le due mozioni, ma entrambe concordano che al termine di questa tornata elettorale interna il partito Democratico marchigiano debba tornare unito e compatto, ponendo fine ai personalismi e alle divisioni locali in nome di un unico obiettivo: tornare il primo partito regionale sconfiggendo la destra che, a loro modo di vedere, tanto male sta facendo alle Marche.
Nelle ultime ore entrambe hanno inviato comunicati stampa.
In rigoroso ordine alfabetico iniziamo pertanto da Bellomaria che ha tenuto a fare una dichiarazione sulla situazione dell’autostrada A14 che sarà oggetto di interrogazione parlamentare da parte dei deputati Augusto Curti e Irene Manzi: «Non è più ammissibile – inizia così il messaggio del vicesindaco di Cerreto – l’indifferenza delle istituzioni circa la grave situazione del tratto sud dell’A14, troppe vite sono state lasciate su quell’asfalto e troppi pericoli vivono i viaggiatori che ogni giorno si mettono in strada. Conosco bene quel tratto che frequento da oltre 30 anni, ma quanto sta avvenendo negli ultimi 2 anni non è più tollerabile, come non lo è l’incapacità delle istituzioni regionali e nazionali di porre rimedio ad un tratto dove si vedono troppi cantieri e pochi lavori. A tal riguardo mi sono già raccordata con i parlamentari della repubblica Augusto Curti e Irene Manzi che nelle prossime ore presenteranno
un’interrogazione urgente al Governo. Per di più – continua l’ex dipendente dell’Elica – il prezzo del pedaggio è aumentato, al pari dei disagi che ogni giorno sono crescenti. Lavori che dovevano terminare nel 2023, di cui invece non si vede la fine e soprattutto l’incognita sul futuro di quel tratto dove la Regione sembra non avere il coraggio di decidere se procedere per la terza corsia in entrambe le direzioni o scegliere l’arretramento. I cittadini non possono più vivere pericoli come questi, come il sud delle marche non può continuare ad essere penalizzato dall’inerzia istituzionale. Leggo ancora di ennesime riunioni: i cittadini marchigiani sono stufi di lettere ed incontri non risolutivi. È giunta l’ora – conclude Bellomaria – di soluzioni concrete a tutela della sicurezza delle migliaia di cittadini che ogni giorno percorrono quel tratto di strada».
Tra chi sostiene Bellomaria, a scapito della concittadina Bomprezzi c’è anche l’ex sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi. «A oltre due anni dalla sconfitta alle regionali e dopo oltre un anno di commissariamento – esordisce l’ex candidato a governatore delle Marche nel 2020 nel comunicato inviatoci – il Partito Democratico deve mettere al bando le divisioni, ritrovare la propria identità e riconnettersi con i bisogni dei territori e delle persone. Dobbiamo potenziare il coordinamento tra gruppo assembleare e partito, trasmettere l’enorme mole di lavoro svolta in consiglio regionale, un lavoro fatto di netta opposizione alle politiche della giunta regionale di centrodestra ma anche di tante proposte, che spesso, proprio per l’assenza di un gruppo dirigente regionale, non riesce ad arrivare ai cittadini marchigiani. Per questo aderisco e sostengo convintamente la candidatura di Michela Bellomaria. Credo che lei, insieme alle persone che la stanno affiancando in questo percorso, abbia tutte le carte in regola per svolgere al meglio il compito. Lavoro, sanità, pubblica amministrazione sono i temi che l’hanno vista impegnata in questi anni sia dal punto di vista professionale che politico, permettendole di accumulare un bagaglio di competenze ed esperienza che tornerà utile nel percorso di rilancio del Partito Democratico. Percorso a cui Michela si dedicherà interamente con la passione e l’entusiasmo che la contraddistinguono».
«La mia – spiega invece Michela Bellomaria stessa – è la candidatura di chi vuole porre fine alle contrapposizioni politiche e territoriali che hanno diviso il Pd, riscoprendo il valore dell’unità. Lo si può vedere già dalla squadra che mi sostiene, rappresentativa di tutte le province marchigiane e composta da militanti, dirigenti, amministratori pubblici, sia giovani che con esperienza, provenienti dalle comunità costiere e dalle aree interne. Sono molto orgogliosa che il percorso che mi ha portato a questa sfida sia stato frutto di un confronto partecipato e appassionato volto a ragionare sui contenuti necessari a rilanciare l’azione del partito. Un partito che deve subito dotarsi di un’agenda capace di porre al centro della discussione politica regionale i veri problemi delle persone: il lavoro, l’inflazione che falcidia salari e stipendi, la crisi energetica che colpisce duramente famiglie e imprese, gli innumerevoli problemi della sanità. Solo così possiamo iniziare a costruire un’alternativa credibile alla destra nelle istituzioni e nella società. Non voglio vedere mai più un Pd che si divide cercando avversari al suo interno: il nostro avversario politico, che va sfidato con determinazione, ma anche con correttezza, sulle proposte, è e deve rimanere la destra. Anche per questo motivo, se vincerò le primarie del 26 febbraio, il mio primo gesto sarà quello di chiedere a Chantal Bomprezzi di unirsi alla nostra squadra per portare il suo contributo, e quello di chi ha sostenuto la sua candidatura, nel processo di ricostruzione della nostra comunità politica».
«I sostenitori di Chantal Bomprezzi – è invece il comunicato inviato ieri dal comitato ‘Casa Pd Marche’ – in tutti i territori continuano a crescere. Sono usciti pubblicamente a sostegno della sua candidatura alla segreteria del Pd delle Marche Andrea Nobili, assessore al Bilancio del comune di Pesaro, Chiara Censi consigliera comunale Ancona, Mirella Gattari imprenditrice agricola, Antonello Delle Noci dirigente d’azienda, Elena Silvetti studentessa universitaria e dirigente del Pd di Tolentino, Matteo Polci segretario del circolo di San Ginesio, Eliana Flamini consigliere comunale di Osimo, Elisa Marzetti segretaria del circolo di Porto D’Ascoli, Erica Olivo studentessa universitaria e iscritta al Pd di Frontone, Sara Cruciani assessore alle politiche sociali di Amandola, Piergiorgio Giorgi dirigente del Pd di San Benedetto del Tronto, Andrea Gubbiotti consigliere comunale di Sassoferrato, Riccardo Silvi dirigente del Pd di Corinaldo, Cesarina Pazzelli della direzione provinciale Pd Macerata, Manuela Carloni del Pd di Maiolati Spontini, Riccardo Strappa consigliere comunale di Montegranaro».
«La nostra squadra – afferma Bomprezzi – sta creando molto entusiasmo in tutto il territorio regionale e siamo ogni giorno di più a credere che il Pd possa tornare presto ad essere il primo partito nelle Marche. I nostri cittadini ci chiedono servizi sanitari adeguati, politiche sociali per i più bisognosi e azioni concrete per famiglie e imprese. Per questo serve un Pd Marche forte e rinnovato: per rispondere ai bisogni dei marchigiani che lavorano e fanno impresa».
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