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Gli fanno lo scherzo al citofono:
scende e li insegue con la pistola,
rapinando un 12enne

JESI - L'uomo è stato rintracciato dai carabinieri che hanno ritrovato l'arma, risultata una scacciacani priva del tappo rosso, e la felpa che aveva fatto togliere al minorenne per poi prendergliela. Processato questa mattina, il giudice ha convalidato l'arresto in carcere

La pattuglia Radiomobile dei carabinieri di Jesi (Archivio)

Intorno alle 20.30 di mercoledì scorso, in pieno centro a Jesi, un egiziano 23enne regolare sul territorio nazionale, ha raggiunto in strada alcuni ragazzini, appena dodicenni, puntando la pistola ad uno di loro per poi minacciarlo e inseguirlo fino a bloccarlo qualche metro dopo.
Sotto la minaccia dell’arma, lo ha poi costretto a consegnargli la felpa che indossava e si è allontanato a piedi.
La vittima ha subito segnalato quanto accaduto al numero di emergenza 112 e i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile e della Stazione di Jesi intervenuti tempestivamente sul posto, grazie alle informazioni acquisite ‘a caldo’, sono subito riusciti a individuare l’uomo, raggiunto nella propria abitazione.

Nel corso della perquisizione domiciliare, i militari hanno recuperato la felpa e la pistola, quest’ultima nel frattempo nascosta in uno spazio comune all’interno del condominio. Nel caricatore vi erano delle munizioni a salve. Altre munizioni dello stesso tipo, una ventina circa, sono state rinvenute in casa.
L’uomo è stato subito arrestato per il reato di rapina aggravata ed è stato accompagnato nel carcere di Ancona.
Dalle indagini è emerso che quell’azione era dovuta al fatto di essere rimasto probabilmente infastidito dallo scherzo di alcuni ragazzini che avevano suonato al citofono della sua abitazione. Ecco che il 23enne, per tutta risposta, era sceso in strada con una pistola scacciacani priva di tappo rosso, replica fedele di una Beretta 92 calibro 9, simile a quella in dotazione alle forze dell’ordine, affrontandoli.

Nel corso della mattinata si è svolto il processo. Il giudice di Ancona ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare della custodia in carcere.

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