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Elly Schlein, la svolta del Pd:
è la più votata anche nelle Marche

SEGRETERIA DEM - Nella nostra regione si è imposta con il 54.6% delle preferenze, il risultato è ancora più sorprendente se si pensa che tutti i big marchigiani del partito si erano schierati apertamente con il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che ha vinto nella sola provincia di Pesaro e Urbino

Elly Schlein

di Antonio Bomba

Elly Schlein è la nuova segretaria del Partito democratico e la più votata anche nella nostra regione.

Per lei nelle Marche 14.185 preferenze, pari al 54.6%, contro gli 11.783 voti ottenuti da Stefano Bonaccini, il grande favorito della vigilia, che non è andato oltre il 45.4%. In totale sono andate a votare 26.237 persone.

Il risultato ottenuto nella nostra regione è in linea con quello nazionale, giunto all’80% dello scrutinio, dove Schlein ottiene al momento il 53.8% delle preferenze.

Pronostico sovvertito quindi dall’elettorato dell’intero centrosinistra rispetto anche a due settimane fa quando, durante le primarie riservate ai soli tesserati Dem, Bonaccini aveva stravinto superando il 60%.

Il risultato è ancora più sorprendente se si pensa che tutti i big marchigiani del partito si erano schierati apertamente con il governatore dell’Emilia Romagna.

Schlein, prima donna alla guida del Partito Democratico, ne sarà anche la segretaria più giovane avendo 37 anni.

In attesa dei dati ufficiali nazionali che dovrebbero arrivare per domani a mezzogiorno, questi sono i risultati delle singole province marchigiane. É assai probabile che i numeri nelle prossime ore possano cambiare di qualche unità, ma nulla al punto da sovvertire il risultato attuale.

Questi i risultati delle singole province.

Ad Ancona Elly Schlein ha ottenuto 4.800 voti precisi (58.59%) contro i 3.393 di Bonaccini (41.41%) per un totale di 8.271 elettori.

A Macerata è sempre Schlein ad avere la meglio con 2.772 (57.45%) preferenze contro le 2.053 (42.557%).

In quella di Ascoli Piceno Schlein si è imposta per 1.860 (52.26%) a 1.699 (47.74%).

A Fermo 1.447 (55.04%) a 1.182 (44.96%) sempre per Schlein.

Mentre a Pesaro e Urbino come dicevamo vince Bonaccini. Per lui 3.456 (51.11) schede a suo favore contro le 3.306 (48.89) contate per l’avversaria.

Da notare poi che la gran parte di chi all’interno del Pd aveva espresso l’intenzione di votare Elly Schlein, lo abbia fatto anche per Chantal Bomprezzi per la segreteria regionale. Non deve quindi sorprendere la sua vittoria su Michela Bellomaria. Curioso invece notare come il numero di votanti per la carica di segretario marchigiano abbia avuto 25.679 votanti, dunque 558 elettori in meno.

«Il popolo democratico – è stata la prima dichiarazione della neo segretaria – è vivo, c’è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara. Saremo un problema per il governo Meloni, saremo qui. Oggi c’è stata una altra strage che pesa sulle coscienze di chi pochi giorni fa ha approvato un decreto che impedisce i salvataggi in mare quando occorrerebbero vie legali di ingresso in Europa. Da domani lavoreremo insieme nell’interesse del paese. Lavoreremo per l’unità, il mio impegno è di essere la segretaria di tutte e di tutti, per tornare a vincere».

Stefano Bonaccini

Stefano Bonaccini invece si congratula con l’avversaria e riconosce la propria sconfitta: «La prima cosa che chiedo è mandare un applauso a Elly Schlein . L’ho sentita e le .ho fatto i complimenti, in bocca al lupo per la grande responsabilità che assume alla guida del partito. Ha prevalso Elly e io sono a disposizione per dare una mano Da domani tutti dobbiamo dare una mano per il rilancio del Pd, sentiamo la responsabilità di metterci a disposizione, dobbiamo dare una mano a Elly. Io l’ho sempre detto: se avessi vinto avrei chiesto ad Elly di darmi una mano, ha prevalso Elly e senza chiedere nulla per me sono pronto a dare una mano».

Soddisfatto il senatore Dario Franceschini che su Schlein aveva creduto sin da subito tra la sorpresa di tanti: «Un’onda travolgente cui nessuno credeva. Un’onda di speranze, di rabbia, di orgoglio, di entusiasmo che ha portato il popolo democratico a scegliere di farsi guidare verso il futuro da una giovane donna. Oggi inizia davvero una nuova storia».

 

(Aggiornamento dell’1.59)

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