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Vecchietti: «Le De Amicis non a norma»,
Manarini: «Situazione disagevole,
ma è tutto in regola»

ANCONA - Una rampa installata per favorire l'ingresso alle persone con difficoltà motorie non corrisponderebbe agli standard richiesti dalle leggi vigenti secondo il capogruppo consiliare del m5s. L'amministrazione comunale è conscia dei problemi che crea e la sostituirà il prima possibile, pur ritenendola conforme. Mentre, sulle scuole Podesti l'assessore ai lavori pubblici afferma che «Attendiamo i risultati sulla vulnerabilità dell'edificio e il riconoscimento dello stato di emergenza per iniziare gli interventi»

La scuola De Amicis (Archivio)

di Antonio Bomba

Le scuole De Amicis appena riaperte già non sono a norma? “Sì” per il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Andrea Vecchietti. “Ma quando mai”, per l’assessore ai lavori pubblici Paolo Manarini.

L’oggetto del contendere, o per meglio dire il problema, riguarda nello specifico una rampa posizionata per favorire l’accesso all’edificio per le persone con difficoltà motorie, ed è stato posto proprio dal capogruppo (e futuro candidato sindaco del M5s) all’inizio della sessione di interrogazioni urgenti che ha aperto il consiglio comunale odierno.

«Dopo 16 mesi di chiusura – è l’inizio del discorso di Vecchietti – e un appalto da 2,6milioni di euro, lunedì 20 febbraio è stata riaperta e inaugurata la scuola De Amicis. Benché le aule, la pavimentazione e gli arredi siano stati rinnovati, l’edificio non risulta accessibile ai disabili, in contrasto con la normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche, perché i vari ingressi presentano delle scale e una sola rampa per disabili con misure, pendenze e caratteristiche difformi dalle normative vigenti, tale da renderla pericolosa anche ai normodotati. Infatti, la pendenza è superiore al 20% ove le norme indicano massimo 12% in deroga dell’8% su edifici esistenti. Inoltre, gli spazi utili di manovra all’ingresso e all’uscita della rampa, sono ben inferiori al consentito perché la superficie di passaggio è occupata lateralmente da un armadio per quadri elettrici. Si ricorda che secondo la normativa vigente sull’eliminazione delle barriere architettoniche, le scuole devono essere accessibili in ogni loro parte, cioè occorre la totale fruizione di ogni spazio.  In questo caso non è permesso il libero ingresso all’edificio, se non in braccio, ma, ancor più grave, in caso di incendio o terremoto, non è permessa la rapida evacuazione dell’immobile. Perché non siete intervenuti per eliminare questa barriera architettonica con un servo scala o una pedana verticale?».

La pedana delle De Amicis oggetto della discussione

A rispondere l’assessore Manarini: «L’intervento alla De Amicis è stato un intervento importante. L’abbiamo adeguata sismicamente e per quel che riguarda l’efficientamento energetico. E tutto questo è stato fatto in poco tempo. Il lavoro tuttavia è stato portato a termine parzialmente. Questo perché abbiamo visto che la realizzazione della palestra avrebbe potuto essere migliorata rifacendo interamente un corpo nuovo. E lo faremo. Pertanto, quella rampa per portatori di handicap, realizzata negli anni ‘80, abbiamo già preso atto che è una situazione disagevole ma non da impedirne l’utilizzo. Per questo è stata prevista una pedana a sollevamento verticale come anche lei suggeriva. Verrà fatta prima della fine dei lavori che coincideranno con la conclusione dei lavori della suddetta palestra».

«Resto esterrefatto. 16mesi – è stata la contro risposta di Vecchietti – e tanti milioni non sono stati sufficienti. La rampa non è a norma, pertanto nemmeno la scuola è a norma. È pure scivolosa. È pericolosa per gli abili, pensate per i diversamente abili».

E pochi minuti dopo anche la capogruppo consiliare del Partito Democratico Susanna Dini ha chiesto aggiornamenti su un’altra scuola, le Podesti, toccate dal terremoto dello scorso novembre e da allora inagibili: «C’era stato un incontro – è stato l’inizio della questione posta da Dini – anche con i rappresentanti dei genitori. Era stato detto che per fine febbraio tutto sarebbe stato più chiaro a riguardo dei tempi. E quindi sono qua a chiedere se ci sono aggiornamenti perché i genitori degli alunni vogliono sapere i tempi di consegna».

«Le scuole ci stanno molto a cuore – è anche in questo caso l’ingegner Manarinia  rispondere – e gli interventi che questa amministrazione esegue sono notevoli, consistenti e a largo raggio. Per quanto riguarda le scuole Podesti abbiamo dato incarico a un tecnico esterno che ha già verificato la vulnerabilità dell’edificio. Stiamo attendendo che ci consegni la sua analisi in merito. E stiamo anche aspettando la dichiarazione dello stato di emergenza. Altrimenti diventa difficile poter reperire in questo momento i relativi finanziamenti».

Soddisfatta della risposta Susanna Dini: «Ci auguriamo che vi siano aggiornamenti il prima possibile in modo da poter rassicurare tutti i genitori. Grazie».

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