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Il ponte via radio tra Marche e Argentina:
l’idea di Javier Pablo Lucca:
«Mia madre emigrò da Chiaravalle»

L'INTERVISTA - Di origini anconetane e residente a Rosario, con Gustavo Fabian Santandrea, propone una trasmissione che va in onda ogni sabato in streaming su Cnn Radio Rosario. Grazie all’incontro con Silvia Tamburriello, residente ad Ancona, è stato ideato e successivamente realizzato il progetto di rendere visibili le Marche alla comunità italiana nel mondo

Javier Pablo Lucca e Maria Cristina Pasquali

di Maria Cristina Pasquali

Da qualche tempo esiste una simpatica e coinvolgente iniziativa che mette in contatto marchigiani nel mondo ed argentini attraverso una trasmissione che va in onda ogni sabato alle 10 ora di Rosario e alle 14 ora italiana in streaming su Cnn Radio Rosario. Questo programma nasce da una idea condivisa tra Gustavo Fabian Santandrea e Javier Pablo Lucca residenti a Rosario. Grazie all’incontro con Silvia Tamburriello, residente ad Ancona, è stato ideato e successivamente realizzato il progetto di rendere visibili le Marche alla comunità italiana di Rosario e nel mondo.

Silvia Tamburiello

Avendo già conosciuto la trasmissione in Italia, dove ogni sabato alle 14 mi collego regolarmente in video sulla pagina facebook ( Voce alla radio) sono diventata un’ assidua ascoltatrice, coinvolta dalla passione e dall’entusiasmo dei presentatori. Durante la Giornata per i Marchigiani ho conosciuto Silvia al Lanciano Forum di Castelraimondo,  non potevo quindi non andare a cercare Javier e Gustavo alla Cnn di Rosario durante il mio recente viaggio in Argentina.
Pertanto in una mattina di fine gennaio (piena estate argentina), incontro con grande meraviglia e gioia reciproca Javier di discendenza anconetana, (sua madre emigrata negli anni ‘50 da Chiaravalle) e Il suo amico Gustavo, discendente di famiglia marchigiana di Sant’Elpidio, nel palazzo dove ha sede la Cnn di Rosario. Qui hanno acquistato uno spazio di un’ora settimanale per parlare a tanti marchigiani ed italiani sparsi nel mondo.
Mentre si mettono a punto gli ultimi dettagli del programma , facciamo una simpatica colazione insieme nel bar al piano terra, ed io ne approfitto per fare a Javier qualche domanda mezz’ora prima dell’inizio della trasmissione.

Javier, come vi è venuta l’idea del programma e quando avete cominciato a trasmettere Voce alla radio?
«L’iniziativa sorge nella mente di due figli di immigrati italiani, che vorrebbero onorare e celebrare le loro origini, collegandosi all’Italia per chiudere il cerchio dell’avventura vissuta dai loro genitori, unendosi contemporaneamente ai cuori azzurri sparsi nel planisfero, a chi è venuto in nave, a chi oggi torna in aereo, a chi è arrivato speranzoso alla ricerca di fortuna e a chi vola tornando nel vecchio continente con la illusione e la speranza di conoscere le proprie radici. Con quell’idea di patria, quel radicamento e anche l’entusiasmo che Voce manifesta e sviluppa, abbracciamo la più diversificata cultura italiana. Con una rivista pensata per diffondere l’attività degli italiani nel mondo, a Rosario, in Argentina, nelle Marche, in Italia ed in ogni angolo del mondo dove si trova un sogno italiano e un desiderio di condivisione. Così nel 2019, spinti da queste motivazioni, con tanto sacrificio ed entusiasmo, all’inizio dell’anno disegnammo il sito, la rivista culturale online chiamata Voce dall’ Italia all’ Argentina, e venne lanciato il programma con una grande festa all’Associazione “Famiglia Marchigiana” di Rosario.
Alla fine dello stesso anno abbiamo trovato un accordo con la Cnn Radio Rosario ed ottenuto uno spazio il sabato mattina, riuscendo così a mandare in onda la nostra trasmissione , dando vita così  al programma dal titolo Voce alla radio».

Quale è l’idea sui contenuti?
«Mettere in piedi simpatiche ed interessanti conversazioni su argomenti di varia attualità, con ospiti di spicco, personaggi italo-argentini o solo italiani o argentini emergenti in vari campi, ogni volta diversi che spaziano dalla politica all’economia, al mondo della letteratura, della musica, dello spettacolo. Non manca una rubrica regolare a favore dei giovani con un collegamento frequente con Franco Lucca, mio figlio, che gira per il mondo, prima collegato da Londra adesso da Melbourne».

In che modo ci si può collegare per ascoltare o guardare il programma?
«Voce alla Radio è un programma realizzato con la Cnn Radio Rosario, ascoltabile dal sito della radio grupofisherton.com.ar/web/ e in diretta in video sui nostri social, in particolare sulla pagina Facebook Voce alla radio www.facebook.com/voceallaradio sul canale YouTube Voce alla Radio youtube.com/@voceallaradio. Siamo in onda ogni sabato, in Argentina dalle 10 alle 11 ora argentina, in Italia dalle 14 alle 15 con l’ora solare (da novembre a marzo), dalle 15 alle 16 con l’ora legale (da aprile ad ottobre). Andiamo in replica in Belgio, su Radio Internazionale di Genk, radiointernazionale.be/ ogni giovedì dalle 14 alle 15».

Come trovate gli ospiti e come preparate il programma?
«Il nostro è un vero e proprio lavoro di squadra, uniamo le nostre conoscenze, le nostre passioni e ci confrontiamo quotidianamente, tenendo conto delle 4 ore di fuso orario che ci dividono, e proponiamo i nomi che abbiamo il piacere di contattare, seguendo spesso gli eventi importanti che riguardano Marche e Argentina (vedi problemi, terremoto, campionati di calcio in Qatar, promozione dei borghi delle Marche e realtà italiane e marchigiane in Argentina) per far conoscere anche dalla voce dei protagonisti cosa avviene nelle nostre due realtà».

Come fate a sapere chi vi ascolta e l’indice di ascolto?
«Abbiamo un riscontro diretto da coloro che stanno seguendo le dirette nei nostri canali social e poi dalle statistiche che la radio Cnn può fornire. Rosario è una metropoli di un milione e mezzo di abitanti con oltre il 70% di origine italiana e molti marchigiani e la fascia oraria del programma è seguita da molti professionisti e famiglie, che il sabato hanno piacere di ascoltare le notizie italiane, l’attualità e la buona musica che Gustavo propone».

La Regione Marche è a conoscenza di questo servizio che portate avanti con zelo e dell’ impegno generosamente da voi profuso al di fuori dell’ orario della vostra professione?
«Come membro del Comitato esecutivo dei Marchigiani nel Mondo, ho avuto modo di presentare questo bel progetto in Regione, ne parliamo spesso nei lavori della Giornata delle Marche, l’evento che tra l’8 e il 10 dicembre di ogni anno ci vede riuniti nella Regione. Abbiamo avuto spesso come ospiti in radio i rappresentanti delle Associazioni dei Marchigiani, come Belgio, Canada, Brasile, Usa,Uruguay, ma anche il presidente dei Marchigiani nel mondo Franco Nicoletti e la Regione Marche ha mostrato vivo interesse nel nostro progetto, per l’importanza di dare voce, è il caso di dirlo, ai tanti nostri corregionali nel mondo».

Ho sempre notato con piacere l’entusiasmo che mettete in ogni puntata. Qual é il motivo di tanto coinvolgimento? Quale in sostanza il vostro il vostro fine principale?
«Voce alla radio è una trasmissione su tutto ciò che sono l’Italia e le Marche nel mondo, nella cultura, economia, musica, sport, costume, enogastronomia e tanto altro. E’ per noi un grande piacere quasi una missione mostrare con orgoglio le eccellenze che la nostra regione può vantare in tutto il mondo e raccontare le storie dei suoi protagonisti».

A Rosario esiste anche un club dei Marchigiani da voi stessi gestito. Quali sono le attività del club?
«A Rosario c’è questa bella realtà, la “Familia Marchigiana”, fondata nel 1966, nata per aiutare ed unire i tanti marchigiani che erano emigrati in Argentina, e si erano stabiliti a Rosario, e nel tempo è rimasto il punto di riferimento della tradizione e cultura marchigiana. Ogni anno svolgiamo anche qui eventi culturali legati alle Marche, con artisti e autori e personaggi dalla nostra regione, ed attività per le nuove generazioni che vogliono riscoprire e mantenere il legame con la terra dei loro avi come ad esempio corsi di lingua italiana , corsi di folklore e viaggi nelle Marche».

L’incontro con gli amici italo argentini non poteva non terminare con una bella cena in compagnia di diversi membri della famiglia marchigiana a Rosario, entusiasmandoci a vicenda per la vittoria dell’Argentina ai campionati di calcio del Qatar, grazie anche ai calciatori di origine marchigiana e parlando calorosamente di tante altre cose, constatando ancora una volta, dopo tante mie esperienze di vita in altri paesi, quanto forte sia l’attaccamento delle comunità degli Italiani all’estero alla propria Patria, quanto indistruttibile sia il legame con la Nostra Terra, sicuramente molto più forte e sentito di quello degli stessi Italiani in Italia.

 

 

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