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Istanbul, Campionato europeo indoor:
Barontini chiude all’ottavo posto

ATLETICA - Non è andata come sperava per il mezzofondista anconetano delle Fiamme Azzurre che ieri ha chiuso la gara a 1:48.63

Simone Barontini (foto Fidal)

 

Non è andata come sperava: nella finale degli 800 metri al Campionato europeo indoor di Istanbul ottavo posto ieri per l’anconetano Simone Barontini (1:48.63), settimo Catalin Tecuceanu (1:48.54) mentre nella gara femminile è arrivata settima Eloisa Coiro (2:02.80). il titolo europeo è stato vinto dallo spagnolo Adrian Ben (1:47.34), secondo il francese Beniamin Robert (1:47.338), terzo il belga Eliott Crestan (1:47.65). Il 24enne delle Fiamme Azzurre non è riuscito a piazzarsi davanti fin dallo start e in una competizione articolata e complessa, ha tagliato il traguardo in ultima posizione. Ai microfoni di Rai il mezzafondista di Ancona ha espresso la sua amarezza proiettandosi però già con lo sguardo verso la stagione all’aperto.

Azzurri da urlo sempre ieri agli Europei indoor di Istanbul, con altre due magnifiche medaglie d’argento per un bottino finale di sei volte sul podio: due ori e quattro argenti. L’Italia festeggia la vittoria nella classifica a punti, in base ai piazzamenti tra i primi otto grazie a un totale di 20 finalisti, a quota 84 davanti a Gran Bretagna (72,5) e Olanda (69) per la prima volta nella storia. Un risultato senza precedenti nelle 37 edizioni dell’evento, mentre nel medagliere gli azzurri chiudono in quarta posizione.

Nel lungo Larissa Iapichino all’ultimo salto decolla al favoloso record italiano al coperto di 6,97 dopo averlo già eguagliato con 6,91 in una sfida meravigliosa, a soli tre centimetri dal 7,00 della britannica Jazmin Sawyers e davanti alla campionessa iridata indoor, la serba Ivana Vuleta (6,91) al termine di una serie emozionante di sorpassi. Una gara pazzesca in cui la figlia di Fiona May e del papà-coach Gianni Iapichino esprime tutto il suo talento, a ventuno anni ancora da compiere, lottando ad armi pari con le big della specialità e relegando fuori dal podio la tedesca campionessa olimpica Malaika Mihambo, quarta con 6,83. Argento per la staffetta 4×400 femminile con Alice Mangione, Ayomide Folorunso, Anna Polinari ed Eleonora Marchiando, in 3:28.61 per migliorare di quasi due secondi il record italiano (stabilito due anni fa con 3:30.32 da Rebecca Borga, Alice Mangione, Eleonora Marchiando, Eloisa Coiro) dietro soltanto all’imprendibile Olanda (3:25.66) e davanti alla Polonia (3:29.31).

È un’Italia arrembante con la freschezza dei giovani come Lorenzo Simonelli, a un soffio dal podio nei 60 ostacoli. Quarto al traguardo in 7.59 ad appena cinque millesimi di secondo dal bronzo, il ventenne romano toglie sette centesimi alla sua migliore prestazione italiana under 23 e diventa il terzo azzurro di sempre ma si fa valere Paolo Dal Molin, quinto in 7.52 dopo il bronzo di due anni fa. Tanti i piazzamenti tra i primi otto nell’ultima giornata: sesto nell’asta Claudio Stecchi con 5,70, nell’alto sesto Christian Falocchi (2,19) e ottavo Marco Fassinotti (2,15),Tutti fondamentali per il primo posto nella classifica a punti, che premia la compattezza e la profondità della squadra.

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