Carne di origine e qualità bovina diversa rispetto a quella indicata nel menu di una mensa scolastica dell’Anconetano; e formaggi scaduti, oltre a pane e prodotti da forno, privi di tracciabilità in una del Maceratese.
E’ il risultato a seguito delle ispezioni effettuate in tutta Italia da parte dei carabinieri del Nas, finalizzate alla verifica dei servizi di ristorazione e delle imprese di catering che risultano assegnatari della gestione delle mense negli istituti scolastici.
I militari dell’Arma hanno dunque eseguito accertamenti anche nelle Marche effettuando sopralluoghi dagli asili alle università, tra laboratori di produzione pasti, punti cottura e ambienti di refezione scolastici suddivisi in: otto nella provincia di Ancona, cinque in quella di Macerata, tre ad Ascoli Piceno, una a Fermo e sei a Pesaro e Urbino.
Nell’Anconetano è stato denunciato il legale rappresentante di una società di gestione di una mensa, perché responsabile del reato di frode in commercio in quanto somministrava carne bovina diversa, per origine e qualità, da quella indicata sul menu che prevedeva, in via esclusiva, carne Igp (Indicazione Geografica Protetta) e Qm (Qualità Marche).
Nella provincia di Macerata, è stata invece accertata la non tracciabilità di 15 chilogrammi di pane e prodotti da forno risultati privi di qualsiasi indicazione di provenienza, oltre alla presenza di due forme di formaggio scadute. La merce è stata sequestrata e sono state elevate sanzioni per 3.500 euro.
Complessivamente, in tutta la regione, in un solo caso sono state accertare carenze igienico sanitarie mentre in misura maggiore, carenze strutturali che hanno portato a 14 sanzioni per un totale di 15.500 euro. A livello nazionale, invece, un terzo sono le mense risultate irregolari.
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