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Sanità di prossimità, è scontro
tra ‘Uniti per Falconara’ e Pd

COMUNALI - La coalizione che sostiene la corsa al secondo mandato del sindaco Stefania Signorini ricorda agli avversari politici che «se avessero voluto difendere i diritti dei cittadini avrebbe condotto una battaglia unitaria, anziché risvegliarsi per convenienza elettorale solo ora dopo aver fatto mancare il sostegno tre anni fa»

I candidati di Uniti per Falconara con il sindaco Stefania Signorini (in giacca blu elettrico) in corsa per il secondo mandato

 

«L’eccitazione pre-elettorale è riuscita nel miracolo di far risvegliare la dormiente e distratta opposizione cittadina. In un sussulto scomposto, il Partito Democratico di Falconara si è risvegliato in anticipo dal letargo e ha ricordato i tagli alla sanità territoriale». Esordisce così un comunicato di ‘Uniti per Falconara’, la coalizione che sostiene la corsa al secondo mandato del sindaco Stefania Signorini. «Peccato che gli esponenti del Pd falconarese abbiano la memoria corta, oppure una memoria selettiva, che li porta a ricordare solo quello che fa loro comodo.- prosegue la nota – Non ricordano infatti che i tagli sono stati varati dalla giunta Ceriscioli, guidata proprio dal Partito Democratico: già prima dell’emergenza Covid il centrosinistra regionale aveva cominciato a smantellare la radiografia degli ambulatori di via Rosselli. A dicembre 2019 è stato dichiarato fuori uso il mammografo, che non è stato mai sostituito; a giugno 2020 è stato dichiarato fuori uso il macchinario telecomandato, vecchio di 15 anni e mai rinnovato; nell’estate 2020, con l’entrata in vigore di una nuova normativa europea, sono risultati inadeguati anche gli altri macchinari rimasti. Tutto è accaduto mentre la Regione Marche, soggetto decisore in materia di sanità territoriale, era guidata dal centrosinistra, di cui il Partito Democratico è il principale partito».

Un’altra cosa che il Pd falconarese ha scelto di non ricordare, secondo ‘Uniti per Falconara’,  è che sul tema della sanità territoriale «si è già discusso ampiamente in Consiglio e proprio il Pd non ha votato una mozione che dava mandato al sindaco di intraprendere un confronto con l’Asur affinché i servizi venissero ripristinati. L’impegno di questa amministrazione però non è mai mancato: lettere, telefonate e incontri istituzionali hanno costellato questi cinque anni di legislatura e nel 2021 è stato convocato anche un tavolo al Castello con i rappresentanti sindacali e i vertici dei servizi sanitari territoriali dell’Area Vasta 2. Se davvero il Pd avesse voluto difendere i diritti dei cittadini per una sanità di prossimità avrebbe condotto una battaglia unitaria, anziché risvegliarsi per convenienza elettorale dopo aver fatto mancare il suo sostegno ben tre anni fa» conclude il comunicato.



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