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Semina il panico al pronto soccorso:
si fa dei tagli, insanguina il reparto
e aggredisce i vigilanti (Foto)

ANCONA - E' successo nella notte. L'uomo, un magrebino di 29 anni, ha anche danneggiato il locale tirando pugni e calci contro porte e sedie, facendo scappare i pazienti che si trovavano nella sala d'attesa. E' stato poi immobilizzato dalla polizia

La sala d’attesa del pronto soccorso

 

di Alberto Bignami

E’ arrivato accompagnato in auto al pronto soccorso di Torrette, in uno stato di follia delirante. Già insanguinato, una volta entrato ha iniziato a schizzarlo ovunque, creando il panico tra i presenti nella sala d’aspetto.
E’ successo intorno all’una e mezzo, al nosocomio regionale.
Le ferite procuratesi dall’uomo, un magrebino, erano dovute a gesti autolesionistici.
Il sangue era finito sul pavimento, contro i muri, su un lettino e sulle porte del triage prese ripetutamente a pugni. Successivamente, continuando a dare in escandescenze, ha anche danneggiato della mobilia e, nel caos venutosi a creare, sarebbe stato anche visto da alcune persone presenti, mentre avrebbe continuato a tagliarsi nelle zone delle braccia e del petto, utilizzando probabilmente qualcosa di appuntito come un taglierino.

La sala d’attesa del pronto soccorso

Ancora una volta, a dover comunque prendere la situazione in pugno, è stato il personale sanitario di turno al pronto soccorso impegnato anche nel gestire questa urgenza.
Immediatamente è stata allertata la vigilanza interna. Due addetti sono subito accorsi e, nel frattempo, è stata avvisata anche la polizia.

Tra uno dei vigilanti intervenuti e l’uomo, poi identificato per un 29enne, è nata una colluttazione a seguito della quale il metronotte ha riportato un giorno di prognosi. Lo straniero, in uno stato psicofisico alterato, tentava infatti ripetutamente di togliere la mascherina che indossava la guardia e, quindi, di aggredirlo.

Arrivate le Volanti sul posto, gli agenti si sono trovati subito di fronte a un gruppo di persone uscite in fretta e furia dal pronto soccorso, terrorizzate per quanto stava accadendo all’interno. Sul luogo vi erano anche due ambulanze che dovevano far scendere dei pazienti e che, per ovvi motivi, non lo hanno fatto tenendoli dunque al sicuro all’interno dei mezzi di soccorso finché non è poi tornata la calma.

Una volta che i poliziotti sono entrati nei locali del pronto soccorso, si sono trovati di fronte a sangue fresco sparso ovunque, sia all’ingresso del triage che nella sala d’attesa.
Subito hanno quindi cercato di gestire la situazione, per quanto possibile, tentando di calmare l’uomo che si trovava in compagnia di una donna, con la quale era arrivato, e che cercava anche lei di calmarlo nonostante il 29enne si trovasse in uno stato sempre più delirante, mentre continuava a urlare e a fare movimenti impulsivi dovuti all’ira.

Notati gli agenti ecco che il giovane, a torso nudo, con il corpo cosparso di sangue e un occhio tumefatto, si è lanciato contro gli uomini della questura.
Solo la prontezza di riflessi e l’azione coordinata dei poliziotti ha permosso di bloccarlo e ammanettarlo senza ulteriori conseguenze.
Una volta messo in sicurezza, il personale sanitario ha provveduto a somministrargli un sedativo.

Il sangue nella sala d’attesa del pronto soccorso

Ristabilita finalmente la calma, è stata ascoltata la donna che lo aveva accompagnato e che ha raccontato come poco prima, in un bar a Montemarciano il ragazzo, già in stato delirante dovuto all’alcol, si fosse procurato una ferita lacero contusa, con un bicchiere rotto.
Una volta in ospedale, complice appunto lo stato psicofisico alterato, l’uomo ha iniziato a dare sempre più in escandescenze.
Successivamente, sentiti anche gli addetti alla sicurezza del nosocomio, è stato confermato che il magrebino era arrivato al pronto soccorso in condizioni deliranti e che alla loro richiesta di calmarsi li aveva aggrediti iniziando quindi a inveire anche contro i pazienti che erano in attesa di essere visitati.

Il 29enne è stato trattenuto in ospedale per accertamenti sanitari ed è stato denunciato per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e per interruzione di pubblico servizio. Inoltre, la sua posizione sul territorio nazionale come richiedente asilo, è al vaglio dell’Ufficio Immigrazione.

(Ultimo aggiornamento alle 15.50)

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