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Terremoto 2022, sono 64 le famiglie
senza un’abitazione, Valeria Mancinelli:
«Il Governo ci dia risposte» (Video)

ANCONA - La denuncia della sindaca in una video intervista: «La nostra pressione e quella di chi non ha una casa aumenterà. Speriamo in un intervento concreto per lo stato di emergenza nei prossimi giorni»
La sindaca Valeria Mancinelli

di Antonio Bomba

Terremoto di novembre 2022. Sono 64 i nuclei famigliari residenti nel comune di Ancona, ancora senza casa, causa inagibilità della propria abitazione se non addirittura dell’edificio intero.

A fare il punto della drammatica situazione è stata la sindaca Valeria Mancinelli incontrando le famiglie stesse nella sala consiliare del Comune. Assieme a loro è stato affrontato il tema dell’urgenza, a distanza di mesi, di provvedimenti da parte del Governo e del Parlamento relativamente alle misure di sostegno temporanee in attesa della ristrutturazione degli immobili, ai contributi pubblici per riparare i danni subiti e alla necessità di dare seguito allo stato di emergenza richiesto subito dopo il sisma. Pur non sussistendo competenze in capo al Comune, l’amministrazione ha ribadito l’attenzione e la costante sollecitazione affinché finalmente arrivino da Roma le risposte attese. Molteplici erano già stati gli incontri con alcune delle famiglie, e i contatti anche tramite i servizi sociali. Nei prossimi giorni saranno programmate ulteriori riunioni per fare il punto della situazione con altri nuclei familiari, numerosi, che hanno subito danni significativi ma non hanno avuto l’inagibilità. Domani, mercoledì 22 marzo, è previsto un incontro tra Comune e Regione, venerdì 24 marzo un confronto con la Protezione Civile nazionale.

«Abbiamo avuto l’incontro – spiega in un apposita video intervista la sindaca Valeria Mancinelli –  e ho chiesto loro scusa perché potevamo farlo anche prima. In realtà aspettiamo di settimana in settimana di avere risposte dal Governo nazionale. Perché l’unica risposta vera può venire solo dal Governo e dal Parlamento nazionale con un provvedimento di legge, prima la dichiarazione dello stato di emergenza e poi l’ordinanza di protezione civile che disponga sia le misure provvisorie per l’assistenza per le persone che sono fuori casa, e sono tante, e sia le misure per la ricostruzione. Al pari di tutte le altre persone che hanno subito purtroppo la tragedia del terremoto. È passato troppo tempo e quindi la pressione nostra, e anche loro credo, su chi deve decidere sarà sempre più decisa. In questi giorni spero che ci saranno i passaggi decisivi».

La settimana scorsa invece, con una determina dirigenziale, era stato stabilità in 25.000 euro il contributo Cas per le famiglie ancora senza casa dal terremoto del 2016.

 

Il Comune anticipa i 25.000 euro di Cas destinati agli sfollati del terremoto 2016

 

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